STAZZEMA - Giornata piena, sabato 2 agosto, nella "valle bianca", la valle di Arni che ha dato il titolo al romanzo di Sirio Giannini, lo scrittore seravezzino di cui ricorre quest'anno il centenario di nascita. Per iniziativa dell'assessorato alla cultura del Comune di Stazzema, in stretta collaborazione con l'Associazione "La Valle di Arni", sono stati organizzati due eventi. Il primo si tratta di una camminata ludico-motoria al mattino, con partenza alle ore 9,00 dal Castellaccio: l'itinerario, interamente su sentieri montani, tocca la Madonna del cavatore, le Gobbie, il Rifugio "Puliti" per tornare al punto di partenza. Mentre il pomeriggio sono previsti un ventaglio di eventi a partire dalle ore 16,00 a Tre Fiumi, presso la struttura gestita dall'associazione di Arni.
« Portare l'attenzione alla Valle di Arni nel centenario di Giannini - dice l'assessore Anna Guidi - è doveroso e allo stesso tempo di grande interesse per le numerose sollecitazioni che, muovendo dalla letteratura, spaziano nella storia, nelle tradizioni, nell'economia ed anche, purtroppo, nelle problematiche dello spopolamento. Ringrazio in particolare il poeta cavatore Sauro Mattei per l'impegno profuso nel preparare i due incontri. Sarà anch'egli protagonista significativo con la lettura di alcuni suoi componimenti. Sono grata anche agli amici e alle amiche che hanno messo del loro per la riuscita degli eventi: Renza Neri, Graziano Lazzeri e Vittoria Barsacchi per la lettura di pagine scelte dal romanzo di Giannini, che si concluderanno col suono della buccina da parte di Ezio Marcucci, coinvolto anche per una riflessione sul poeta-cavatore del passato Francesco Viti. Matilde Silicani, giovane e promettente violinista, si è resa disponibile per l'esecuzione di brani di Bach e Paganini, Lodovico Gierut, critico d'arte, ha messo a disposizione opere della figlia Marta, di Gian Paolo Giovannetti, Virgilio Poli, Franco Del Sarto, Gabriele Vicari, Silvana Franco, Sigifredo Camacho B., Franco Miozzo, Ilario Bessi e uno scritto di don Florio Giannini. Nell'interno della struttura di Tre Fiumi, assieme alle immagini artistiche, saranno esposti anche strumenti inerenti al lavoro di cava. Infine un grazie ai gestori del Rifugio "Puliti" per aver contribuito alla sentieristica, e due riconoscimenti di merito uno a Graziano Poli che, ancorché in viaggio-vacanza, non ha fatto mancare le sue dritte, e l'altro al direttore del Parco della Pace, Michele Morabito, che mi ha supportata nella ricerca degli ausili tecnici e tecnologici».
A conclusione dell'incontro pomeridiano sarà consumata una merenda "pane e coltello", espressione poetica mutuata da un verso di Sauro Mattei. Nella valle di Arni la stagione dei festeggiamenti ha già visto un primo appuntamento di successo domenica 27 luglio dove, a Campagrina-La Fabbricaccia, per festeggiare Santa Maria Maddalena, si sono incontrate due comunità: Basati e Arni e il clero di due arcidiocesi: Pisa e Lucca, un breve ponte di legno, restaurato di recente dal Comune di Seravezza, permette il transito fra le due realtà confinanti. Nel piccolo oratorio dell'alpeggio di Basati è stato stesso un pezzo del tappeto del mondo, adottato dalla associazione, di Arni, un invito alla pace vicina e lontana. Il 12 agosto ricorrerà la festa della Madonna del Cavatore e la sera della vigilia una fiaccolata notturna renderà onore alla memoria dei caduti in cava. Il 28 agosto, infine, la festa patronale di Sant'Agostino, chiuderà l'estate richiamando in paese anche chi si è trasferito perché, come scrisse Pavese "un paese ci vuole, non fosse altro che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta".