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Scritto da Redazione
Cronaca
15 Marzo 2021

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Dopo le rinunce e la diffidenza di alcuni cittadini nei confronti del vaccino AstraZeneca, l’invito della Asl Toscana nord ovest è quello di rispettare sempre l’appuntamento fissato per la vaccinazione anti-Covid.

“In questo momento, vista anche l’attenzione mediatica sul tema – sottolinea Alberto Tomasi, medico igienista, ex direttore dell’area Igiene e sanità pubblica dell'Azienda Usl Toscana nord ovest che lavora ancora per l’Asl ed è un grande esperto di vaccinazioni - è comprensibile che le persone abbiano dubbi, ma invitiamo comunque tutti a presentarsi nella data e nell’ora prenotate per la vaccinazione con AstraZeneca, perché troveranno personale qualificato con cui interloquire e a cui potranno esprimere tutte le proprie legittime perplessità”.

Da ricordare che chi rinuncia adesso alla vaccinazione la potrà effettuare soltanto in una fase successiva della campagna, ma al di là di questo si tratta soprattutto di un’importante occasione di confronto:

“L’esperienza di vaccinatore, anche di questi ultimi giorni - continua Tomasi - mi fa affermare che il confronto diretto aiuta sia la popolazione che i professionisti. Quel colloquio tra vaccinando e vaccinatore che precede ogni somministrazione è infatti fondamentale e permette di approfondire molti aspetti che non si conoscono o che si danno per scontati.

So che stanno arrivando molte richieste di chiarimento da parte della cittadinanza, in particolare tramite il call center aziendale dedicato all’emergenza Covid e come Azienda stiamo cercando di rassicurare sia chi ha già fatto il vaccino sia chi lo deve fare, anche perché l’Asl ha verificato l’assenza di notifiche di reazioni avverse gravi (per il lotto ritirato da AIFA e per gli altri di AstraZeneca), ma il mio appello è soprattutto a coloro che sono indecisi e non sanno cosa fare: recarsi all’appuntamento è in ogni caso la scelta migliore”.

C’è il rischio di far scendere il livello di fiducia nella popolazione e di depotenziare così una campagna vaccinale di portata epocale?

“La campagna, in Toscana e anche da noi, procede con dati migliori della media nazionale – sottolinea ancora Tomasi - ma è importante proseguire così e non avere tentennamenti, per arrivare ad un’alta copertura intorno al mese di settembre. 

Sui casi specifici (i decessi in Sicilia e a Biella) dobbiamo attendere le verifiche, che al momento smentirebbero collegamenti. Il sistema di vigilanza funziona ed è molto accurato. Qualsiasi evento avverso, anche lieve e atteso, viene segnalato e indagato nei dettagli.

Ribadisco quindi che, per ogni tipo di vaccino, è importante segnalare tutte le reazioni avverse, anche per completare il profilo di sicurezza del farmaco. Eventuali sintomi sospetti possono essere segnalati direttamente alla farmacovigilanza aziendale, mentre il riferimento per i cittadini, per ogni problema clinico, è il proprio medico di famiglia.

Ricordo però che una campagna vaccinale di massa riguarda tutti, anche chi non sta bene o magari non sa di avere alcune problematiche di salute. Il vaccino AstraZeneca, infatti, protegge dal Covid, ma non da altre patologie.

Le verifiche delle autorità e la vaccinazione su larga scala - si parla ad oggi di circa 17 milioni di dosi somministrate - sembrerebbero confermare che AstraZeneca, approvato come gli altri vaccini dall'Ema, è sicuro ed efficace e il rapporto con alcune reazioni avverse gravi sarebbe solo per un’associazione cronologica temporale, come avvenuto in altre situazioni simili (ricordo il caso dei vaccini anti-influenzali qualche anno fa).

In passato ci sono stati dei sieri che hanno creato problemi ma erano tutti a virus nativo vivo attenuato. Non è questo il caso degli ultimi vaccini prodotti, che hanno caratteristiche diverse e più innovative.

In generale gli effetti collaterali di AstraZeneca, che emergono entro breve e durano pochi giorni, sono gli stessi degli altri sieri: febbre, dolori, stanchezza, arrossamento della parte in cui è stata eseguita la vaccinazione”.

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