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Scritto da Redazione
Cronaca
25 Febbraio 2020

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Luca Bertozzi e "Caccia di un lieto fine": ora lo si può ribadire con forza, il suo carro ha troneggiato nella classifica dei carri di seconda categoria.

Il carrista si è aggiudicato un posto di diritto nella prima categoria per l'edizione del Carnevale 2021.

Un carro che parla di natura, ambiente, generazioni e famiglia. Una critica sociale all'avidità e all'egoismo dell'umanità, che sta consapevolmente massacrando le specie in via di estinzione. Questo è il caso della famiglia di tigri che Bertozzi ha voluto incorniciare in quello che, a detta di molti, è un carro che avrebbe potuto sfilare al fianco delle opere di prima categoria.

Due tigri ruggiscono, ma più che un semplice ruggito, pare di sentire un urlo che pone l'attenzione sul consumarsi di una tragedia di fronte all'indifferenza delle persone. Un ruggito personificato, un richiamo che quasi rappresenta la rivalsa della natura sulla società umana, ancora, tuttavia, irrealizzata.  Un cucciolo di tigre dorme, per poi risvegliarsi, e con innocenza gioca e scherza con l'autore vestito da cacciatore, ma di bontà, anziché di pelli. Un'augurio, una speranza di redenzione. 

Al secondo posto Luciano Tomei con S'i Fosse Foco, con la sua denuncia contro gli incendi dei boschi causati per mano dell'uomo. Anche lui promosso in prima categoria per la prossima edizione del carnevale.

Al terzo posto "Quei gran geni di..." di Priscilla Borri e Antonino Croci, il loro un augurio di maggiore impegno per la classe politica attuale.

Al quarto posto "Giù le mani" (dai bambini) di Franco Malfatti, l'affido dei minori deve essere una missione irrinunciabile e non può seguire gli interessi economici, questa la denuncia del carrista.

Al quinto posto "L'Amaro italiano" di Edoardo Ceragioli, un messaggio satirico contro l'utilizzo spregiudicato della propaganda, contro lo sfruttamento degli immigrati e la xenofobia. E l'Italia manda giù tutto con un goccio di amaro.

Foto Giacomo Mozzi

 

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