"Malgrado l'avvicinarsi repentino delle ultime settimane di fine legislatura, insisterò affinche' - come prevede l'art. 42 comma 2 dello Statuto della Regione Toscana - la Commissione competente esprima il suo parere obbligatorio in merito al Regolamento di attuazione del Testo Unico del Turismo. Parere per il quale il Presidente del Consiglio Regionale ha già trasmesso gli atti licenziati dalla Giunta al Presidente della Seconda Commissione lo scorso 17 luglio. Lo faccio perche' credo che questo Regolamento non sia in grado di soddisfare a pieno la categoria dei balneari in merito alla soluzione che ha deciso di assumere riguardo la problematica delle docce sulle spiagge che tanto ha catalizzato l'attenzione dei titolari delle attivita' e dei loro clienti l'estate scorsa e sul quale la Lega avanzo' piu' di una proposta tecnica evidentemente inascoltata", cosi' Massimiliano Baldini, Consigliere Regionale della Lega. "Infatti, la previsione obbligatoria per gli stabilimenti balneari di doversi dotare di almeno due docce di acqua potabile a disposizione dei clienti, oltre a rappresentare un peso aggiuntivo non da poco per le singole strutture va ad incidere davvero criticamente sullo spreco di un bene primario come l'acqua pubblica che, in territori come la Versilia, puo' penalizzare fortemente l'intero contesto comprensoriale mettendo in seria difficolta' il gestore Gaia oltre che le attivita' e le abitazioni del posto - continua l'esponente del partito di Matteo Salvini".
"Evidentemente, malgrado gli sforzi della Lega che ebbe modo, attraverso il sottoscritto, di spiegare in Aula ed allo stesso Assessore Regionale al Turismo Leonardo Marras che le docce che traggono acqua dai pozzi artesiani sono verificate e certificate affinche' siano utilizzate per lo scopo - non sono acque di serie b - non necessitando di doverla attingere dall'acquedotto che ha risorse limitate, ha prevalso l'interpretazione restrittiva dei funzionari Asl la quale rischia di mettere in crisi l'approvvigionamento dell'intera costa Toscana", insiste il Consigliere Regionale del Carroccio. "Per questo motivo è necessario tornare ad intervenire sul regolamento emanato per modificarne questi precetti burocratici inutili, in grado di paralizzare le attivita' e, allo stesso modo, danneggiare il sistema idrico dei gestori sui territori, peraltro dettando soluzioni che gravano ed impongono interventi costosi anche ai danni di chi ha gia' ristrutturato di recente il proprio stabilimento", conclude Massimiliano Baldini.