Stazzema. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre, il Comune di Stazzema promuove un nuovo momento di riflessione e confronto.
L'appuntamento è per sabato 29 novembre alle ore 16,30 al Palazzo della Cultura di Cardoso, dove si terrà un incontro pubblico con la scrittrice Francesca Bianchi, da anni impegnata sul fronte della divulgazione culturale e dei diritti delle donne.
L'iniziativa è organizzata dall'assessore alla cultura e alle pari opportunità, Anna Guidi, che aprirà l'incontro introducendo le tematiche della serata. «Celebrare le giornate dedicate – commenta l'assessore alla cultura e alle pari opportunità Anna Guidi – è importante perché si attira ulteriormente l'attenzione. E sottolineo ulteriormente perché ogni giorno o quasi, purtroppo, siamo chiamati a registrare nomi e situazioni di una mattanza che continua. Sabato prossimo a Cardoso ne discuteremo con Francesca Bianchi, Cavaliere della Repubblica, impegnata da tempo e su più fronti a diffondere cultura. Il tema pone l'accento sulla scelta e sulla non sorellanza, argomenti che richiedono sguardo sincero e volontà di raccontarsi». Durante l'incontro, Francesca Bianchi porterà la sua duplice esperienza di scrittrice e attivista, autrice sia di libri per l'infanzia sia dell'ultimo volume dedicato alle donne, "La scelta. Pratiche di non sorellanza". Una riflessione che indaga non solo la violenza maschile sulle donne, ma anche quelle dinamiche meno raccontate in cui sono le stesse donne a esercitare forme di violenza o svalutazione verso altre donne: economica, psicologica, legata alla maternità, alla separazione, al giudizio sociale. Bianchi racconterà anche i progetti nati dal suo incontro quotidiano con donne che vivono contesti difficili e collaborano con associazioni che si occupano di violenza di genere. La sua attività creativa si intreccia con quella educativa: con sua figlia Viola ha dato vita a campagne artistiche e di sensibilizzazione come "Una viola tra le rose", da cui sono nati manifesti, cartoline, segnalibri e materiali grafici; "Io non resto al buio", dedicata alla violenza di genere e al bullismo, rappresentata da due margherite disegnate dalla bambina; e "Voce di Amapola", simbolo del papavero, fiore fragile ma capace di lasciare un segno indelebile quando i suoi petali cadono: un'immagine potente della donna che, anche quando viene colpita, continua a imprimere tracce della propria esistenza e della propria forza. Nel corso dell'iniziativa verranno distribuiti segnalibri antiviolenza, che – come spiega la scrittrice – «saranno un invito a diventare portavoce attivi di un messaggio: ogni donna o uomo che ne riceverà uno potrà farsi tramite di una consapevolezza più ampia». «Vengo a Cardoso in duplice veste – afferma Francesca Bianchi – come scrittrice e come donna che ogni giorno incontra altre donne e ascolta le loro storie. Nel mio ultimo libro, "La scelta. Pratiche di non sorellanza", ho scelto di non puntare il dito solo sugli uomini, ma di raccontare anche ciò che le donne possono fare ad altre donne: le pressioni sociali, la violenza economica, i giudizi sulla maternità, le aspettative sulla sofferenza. La società spesso ci vuole sofferenti, e se non mostriamo dolore si pensa che non stiamo vivendo difficoltà reali. Io voglio scardinare questi stereotipi. Nel dialogo di sabato scopriremo insieme dinamiche che, in modo esplicito o sottile, molte di noi hanno vissuto o subito. Credo profondamente che senza una reale sensibilità tra donne, senza un'alleanza autentica, non sarà mai possibile disinnescare il patriarcato. Farlo è una scelta, e parlarne è il primo passo».








