Nella storia iniziata negli anni sessanta del secolo scorso tre progetti viari hanno tenuto banco a Stazzema e spesso hanno avuto notevole risalto sulle pagine dei giornali: si tratta delle infrastrutture viarie della Pontestazzemese-Farnocchia-Sant'Anna, della Stazzema-Gallicano, definita infrastruttura di Protezione Civile, e della Pomezzana-San Rocchino-Matanna poi riveduta come Pomezzana-San Rocchino-Casoli, ipotizzata, dopo l'alluvione del 19 giugno 1996, come via di fuga alternativa alla Pontestazzemese-Farnocchia-Sant'Anna. Poiché la ricostruzione si profila lunga, il testo sarà spalmato su alcune edizioni di Libera Cronaca.
Premetto subito, poiché sarebbe davvero impegnativo puntualizzare con dovizia documentale la storia di queste infrastrutture di cui mi sono interessato negli ultimi 40 anni, che la ricostruzione ha una valenza onestamente veritiera, ma non potrà essere totalmente precisa a seguito di quanto ho avuto la premura di precisare.
La prima viabilità a destare l'attenzione fu il collegamento tra il municipio di Stazzema e Sant'Anna via Farnocchia. Il progetto fu ideato nel 1960 dal sindaco Bruno Antonucci e approvato dal consiglio comunale il 17 ottobre di quell'anno - Del. n. 60 del C.C. di Stazzema -. Il collegamento, che prevedeva la realizzazione di una galleria, non incontrò il favore degli abitanti di Sant'Anna, i quali, rappresentati nel loro desiderio pro tempore dall'allora Comitato pro vittime civili, contestarono l'opera e come alternativa alla strada propugnarono la realizzazione della funivia Valdicastello-Sant'Anna, tanto fu chiesto un contributo alla Germania per realizzarla. La richiesta non fu accolta perché il 2 giugno 1961 il Governo Federale aveva firmato un accordo con il Governo italiano che prevedeva un versamento di 40 milioni di marchi - circa 6 miliardi e mezzo di lire - in favore dei cittadini italiani a risarcimento delle durissime misure tedesche messe in campo in Italia dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Così è motivato nella lettera di risposta della Germania datata 11 gennaio 1962. Trascorsero quasi tre decenni prima che il collegamento Farnocchia-Sant'Anna tornasse in auge. Nel frattempo, all'inizio degli anni '70, iniziò la costruzione della via Stazzema-Gallicano, un grandioso progetto che doveva unire la Versilia alla Garfagnana attraverso questa infrastruttura mediana con una sede stradale larga sette metri. Su questa viabilità che avrebbe spostato il traffico per la Garfagnana che si svolge lungo la provinciali Sp. 9 per Arni e Sp.10 Tre Fiumi-Castelnuovo Garfagnana si concentrarono le opposizioni politiche che tutelavano gli interessi economici e turistici presenti lungo le provinciali n. 9 e 10. (Continua)
Giuseppe Vezzoni, responsabile di Libera Cronaca