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Scritto da Redazione
Camaiore
11 Giugno 2025

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L'ex Palazzo Littorio di Camaiore è ufficialmente proprietà del comune. È stato infatti firmato l'accordo di valorizzazione per l'immobile dell'ex Casa del Fascio tra il segretario regionale del Ministero della Cultura per la Toscana, dottoressa Giorgia Muratori, il direttore dell'Agenzia del Demanio – Direzione Toscana e Umbria, dottoressa Raffaella Narni, il sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci e la soprintendente per le province di Lucca e Massa Carrara, dottoressa Angela Acordon. La firma dell'accordo rappresenta la tappa più importante del procedimento di federalismo culturale, che sancisce di fatto il trasferimento del bene dallo stato al comune di Camaiore.

L'edificio conosciuto come "Ex Palazzo Littorio" è posto nel centro storico di Camaiore ed è inserito nel contesto edilizio costituito dalla città antica e fondata a disegno regolare, risale al 1936, anno in cui ebbero inizio i lavori su progetto dell'ingegner Palmerini, che terminarono nel 1939 e furono portati avanti dagli abitanti di Camaiore che collaborarono alla costruzione come "volontari" lavorando gratuitamente il sabato. Il palazzo, inizialmente chiamato "Casa dei Balilla", durante la seconda guerra mondiale fu usato come sede della Brigata Nera della Lucchesia e in quel periodo divenne il luogo dove venivano condotti gli antifascisti per andare incontro alle peggiori violenze e spesso anche alla morte, come testimonia la lapide posta sulla facciata principale dell'edificio per ricordare il martirio di alcuni esponenti della comunità camaiorese, spietatamente uccisi dai nazifascisti per sospetta collaborazione con i partigiani. Nel 1945 il palazzo venne confiscato ed entrò a far parte delle proprietà del demanio, nel 1946 vi si insediò anche l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani e nel 1947 il Littorio fu destinato a scuola media governativa. Nel 1955 il Palazzo Littorio venne trasformato in edificio scolastico e ha continuato ad essere usato a tale scopo fino alla fine del secolo scorso. Da ormai tanti anni, complice l'abbandono e il non utilizzo, il palazzo (composto da piano interrato, piano terra, primo piano e piano sottotetto) versa in condizioni di importante degrado e semi-inaccessibilità: l'ultimo intervento fatto sull'edificio risale al 2014, quando, a seguito di un crollo di parte della copertura, l'agenzia del demanio ha proceduto ai lavori di messa in sicurezza della copertura che hanno comportato un corposo intervento di ricostruzione del tetto in legno.L'amministrazione, da ormai più di due anni, lavora per giungere ad un accordo di federalismo demaniale, che prevede il passaggio del bene a patrimonio comunale a patto di un'attenta stesura di un programma di valorizzazione dell'immobile riqualificato che ne preveda specifiche funzioni.

Il programma di valorizzazione presentato dal comune di Camaiore individua come scopo principale quello di recuperare l'ex Palazzo Littorio ai fini culturali ed espositivi e restituire ai cittadini un polo culturale, sociale ed educativo che sappia guardare al futuro: un nuovo luogo urbano capace di accogliere e far dialogare tra loro attività e pubblici diversi, creando spazi di grande qualità e ricollegando tra loro percorsi oggi divisi. Nel palazzo, secondo un programma funzionale organico e coerente saranno presenti un mix di attività: sala per convegni, caffetteria, infopoint, ambienti espositivi, book shop. Molto importante per la valorizzazione del bene è la rivalutazione della figura di Rosario Murabito, proposta che sviluppa un interessante collegamento con la Casa d'Artista – la sua abitazione nella frazione di Casoli in cui trascorse molti anni della sua vita – su cui si imposta il progetto di allestimento secondo una museografia aperta capace di accogliere progetti culturali temporanei a confronto con le opere stabilmente esposte di Murabito. La scelta di destinare gran parte del palazzo al racconto dell'opera e della vita artistica di Murabito, ne valorizza il profilo culturale come una delle più significative dell'intero territorio versiliese e istituisce un interessante rinvio di valorizzazione nei confronti della sua Casa Museo di Casoli. La realizzazione di un nuovo luogo dedicato alla valorizzazione e all'esposizione, estende il sistema culturale del centro storico del capoluogo e ne amplia l'offerta museale. Con il Civico Museo Archeologico e il museo d'Arte Sacra, Camaiore troverebbe l'intero suo centro caratterizzato da presenze culturali permanenti di alto livello, in grado di assicurare un rinnovato flusso di visitatori. L'importo complessivo stimato (tra progettazione esecutiva e cantiere) si attesta sui 5,8 milioni di euro: l'intento dell'Amministrazione è quello di terminare la progettazione entro la fine del 2027, lasciando nel prossimo mandato amministrativo l'avvio effettivo dei lavori.

"Un risultato davvero storico: Camaiore si riappropria di un bene di alto valore storico e si prepara a riabbracciarlo in tutta la sua rinnovata bellezza, come luogo deputato alla promozione culturale a Camaiore con una visione davvero di ampio respiro, così come Camaiore, forse, non ne ha mai avute – commenta l'assessore alle opere strategiche e alla pianificazione territoriale Iacopo Menchetti - Un lavoro lungo quello che abbiamo alle spalle, con oltre due anni di colloquio con demanio e ministero per arrivare a questo risultato, e un lavoro lungo quello che ci attende per arrivare in fondo a rivedere il palazzo nuovamente bello e vivo. Ma, per la prima volta dalla sua costruzione, siamo davvero pronti e ci siamo messi su quella strada che, con fatica e impegno, abbiamo tracciato in questi anni di mandato". Il programma di valorizzazione dell'ex Palazzo Littorio si inserisce nell'ambito dell'ampio progetto, strategico e funzionale, denominato "Porta Nova", mirato a riscoprire il valore delle antica mura castellane e di ciò che conteneva, iniziato con la riqualificazione di Piazza XXIX Maggio del 2022 e che continuerà nel 2026 con la realizzazione del nuovo Parco Murato di via delle Muretta. Il Palazzo Littorio, perciò, si propone di completare questa visione complessiva della Camaiore del futuro. "Un'operazione attesa da anni, che si propone di portare a termine uno di quegli interventi che la Città aspetta da praticamente mezzo secolo -spiega il Sindaco Pierucci -. Si tratta di quattro opere fondamentali: l'Arlecchino, il Palazzo Littorio, la Strada Alternativa per Camaiore, il Mulino di Candalla. Tutti interenti su cui siamo riusciti a dare una svolta storica. È il segno di un'Amministrazione che lavora e che sta dando risposte vere e reali a ciò che il territorio necessita e attende da decenni. Portare a termine il recupero funzionale dell'ex Palazzo Littorio sarà un fatto epocale, che segna il tracciato di una città che cresce e si sviluppa nel solco di una visione chiara e nitida di ciò che Camaiore dovrà essere".

 
 
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