Una voce sofferente, ma forte quanto basta per rendere la propria testimonianza. Attraverso un video di pochi minuti, pubblicato nei suoi profili social, Aurora Ferrara, 17 anni, viareggina, ha voluto raccontare la propria esperienza con il nemico che, oggi, è comune a tutto il mondo.
Aurora, infatti, è risultata positiva al Coronavirus. La malattia sta facendo il suo decorso e non ha creato particolari complicazioni per la ragazza, ma lei ha voluto cogliere l'occasione per ragionare sul nostro sistema sanitario, sia nazionale che locale, riflettendo sul modo in cui è stata contagiata. "Io non mi sono ammalata uscendo di casa. Mi sono ammalata perché mia mamma, infermiera, è stata costretta ad andare in corsia senza i dispositivi di sicurezza necessari – ha precisato la ragazza -. Nell'ospedale non c'erano abbastanza mascherine e lei ha dovuto usare la stessa per svariati giorni: la conseguenza è stata che il virus è entrato in casa nostra ed entrambe siamo state contagiate".
Sicuramente Aurora e sua mamma, non avendo avuto sintomi importanti, hanno dovuto fare i conti soltanto con una brutta influenza, ma poteva andare peggio. "Ho subito pensato che i nostri due casi fossero da additare a qualcuno e io ritengo che la responsabilità sia sicuramente di chi, come il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, ha adottato politiche sulla sanità basate su tagli e azioni di privatizzazione".
Questo virus, secondo Aurora, sta rendendo palese il fatto che la sanità debba essere pubblica. "La sanità privata non ha come obiettivo il benessere delle persone, ma i soldi. Questa emergenza ci deve insegnare che al centro ci debba essere l'individuo, non il denaro. In ambiti come questo - conclude -, bisogna smettere di pensare al guadagno di pochi mettendo da parte la salute di tutti".