Una storia toccante di sofferenza, solidarietà e amore per il prossimo. E’ quella che arriva dall’Opa, l’ospedale del cuore di Massa, dove nella notte fra mercoledì e giovedì è stato ricoverato un bambino cardiopatico di 11 anni, appena arrivato in Italia direttamente dall’inferno di Gaza. Il bimbo palestinese è giunto nel nostro Paese nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale del Governo che ha visto impegnate in prima linea la sanità toscana e la Prefettura di Massa Carrara. Atterrato con un aereo militare a Pisa, è stato accompagnato all’Opa con l’ambulanza.
Il bimbo ha una cardiopatia congenita che interessa la valvola tricuspide. L’ospedale apuano ha accolto anche la mamma e i due fratellini di 3 anni e 7 mesi (nessuno di loro presenta cardiopatia). Sono stati accolti in una delle case dell’Ospedale, proprio di fronte alla struttura, gestite insieme all’associazione Un Cuore un Mondo.
Arrivati dalla guerra, avevano solo un sacchetto in cui hanno “raccolto” tutta la loro vita. L’Ospedale e Un cuore e Un Mondo si sono attivati per garantire ai bambini e alla mamma tutto il necessario: vestitini, pannolini per il più piccolo, cibo e qualche gioco. Dopo qualche ora di riposo, giovedì mattina sono iniziati i primi controlli per valutare la necessità di un intervento cardiochirurgico.
Dall’inferno di Gaza agli angeli dell’Opa di Massa: la speranza di una nuova vita per un bimbo palestinese di 11 anni
Scritto da Redazione
Cronaca
15 Maggio 2025
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