Anno XI 
Martedì 17 Giugno 2025
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Scritto da Redazione
Cronaca
17 Giugno 2025

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca hanno effettuato un altro ingentissimo sequestro di prodotti da fumo, a conferma di questa nuova forma di contrabbando che vede l’immissione in commercio, fuori dai canali ufficiali, di sigarette elettroniche, cartine e filtri. L’attività, condotta sotto l’attenta egida della Procura della Repubblica di Lucca, aveva già permesso di individuare nel corso del 2025 oltre 100 milioni di prodotti da fumo, rinvenuti nell’hinterland versiliano. I successivi accertamenti hanno consentito ai militari del Nucleo Mobile del Gruppo di Viareggio di identificare i fornitori monitorandone le basi di appoggio ed i depositi di stoccaggio situati tra Napoli e Roma.
In tale contesto, dopo settimane di intense e complesse indagini, le Fiamme Gialle sono riuscite ad individuare sia le società fornitrici che la ditta incaricata del trasporto, con compiti di distribuzioni in tutta Italia.  Nel corso delle operazioni è stato, altresì, fermato e sottoposto a controllo un furgone che stava uscendo da una delle sedi monitorate rinvenendo un carico di merce pronto per essere consegnato ad alcuni rivenditori autorizzati che, grazie a documentazione di accompagnamento artatamente falsificata, avrebbero potuto giustificare sia il trasporto che l’acquisto, creando pertanto un duplice danno per l’Erario in termini di costi falsamente sostenuti e imposta di consumo totalmente evasa. I rivenditori verranno segnalati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli competente per territorio per elevare le conseguenti sanzioni. L’operazione di servizio ha consentito, nel corso di due distinti interventi di sottoporre a sequestro complessivamente oltre 700 milioni di sigarette elettroniche e prodotti accessori al fumo pari ad un valore di circa 17 milioni di euro con conseguente imposta evasa superiore ai 5 milioni di euro.
Al momento sono stati segnalati all’A.G. lucchese sei soggetti italiani, residenti nelle province di Lucca, Napoli e Roma, tutti coinvolti a vario titolo nel reato di contrabbando e di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati.

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