“Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero non considera, è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera”, cantava Loredana Bertè.
E infatti: chi mai potrebbe sperare di trovare qualcosa di prezioso in spiaggia a dicembre? L’acqua salata solitamente restituisce i suoi tesori d’estate quando qualcuno, tuffandosi nel mare di Riace, potrebbe scoprire per caso bronzi immersi per decine di secoli. Eppure ci sono persone capaci di rinvenire qualcosa di prezioso anche d’inverno sulla spiaggia di Viareggio. Un artista come Andrea Moneta, in grado di identificare, riconoscere e selezionare straccali di legno lavorati dall’azione delle onde. La tendenza istintiva del suo cervello lo porta a intravedere volti o figure in forme casuali o ambigue. È una propensione nota come “Pareidolia”. Il professor Moneta è capace di riconoscere a prima vista oggetti che, opportunamente composti, arrivano a costituire le varie membra di corpi scultorei: paradossali bronzi lignei, figure plastiche né modellate né scolpite, semplicemente assemblate in modo per lui naturale, fino a rendere concrete le sue idee. Passeggiando nei boschi o sulla spiaggia d’inverno ad alcuni escursionisti è capitato di spaventarsi scorgendo sagome di corpi inanimati, salvo poi accorgersi che quei corpi erano composti di mucchi di legno. In molti casi può trattarsi di pareidolia, ma nella stragrande maggioranza dei casi significa che il professor Moneta è passato di lì.
Allo stesso modo il collega Carlo Cipollini intende l’Arte come un’attività molto lontana dalle gallerie, dalle tendenze contemporanee e dai più foschi scenari futuribili. Secondo il parere di molti sociologi, studiosi e analisti, molti settori lavorativi saranno ben presto rimpiazzati dall’Intelligenza Artificiale. La stessa AI, se interpellata in proposito, conferma la medesima opinione.
Probabilmente presto la creatività umana si limiterà a spingere bottoni su una tastiera.
Ma sono solamente i vecchi bottoni, come quelli che cucivano le nostre nonne, a costituire l’anima, l’apparenza estetica e l’intima essenza delle opere di Carlo Cipollini. Coloratissimi, preziosi e cangianti bottoni sartoriali utilizzati da Carlo come antiche tessere nei mosaici ravennati e bizantini. I suoi soggetti preferiti sono animali realistici rappresentati in modo fantastico, sarcastico e giocoso. I pesci e i gabbiani esposti al Portus sono un inno alla libertà espressiva, un invito a cogliere e apprezzare con ironia le tante sfumature della sua tecnica rigorosa e impeccabile.
Anche le opere del prof. Alberto Magnolfi si basano su un presupposto ironico, un tema incentrato attorno al legame tra riuso creativo e cucina globalizzata. I “FISH & microCHIPS” sono manufatti da indossare ispirati al mondo ittico e realizzati con componenti elettronici in disuso. La ricetta è a base di ingredienti tecnologicamente avanzati (nel senso residuale del termine), vecchi microchips e materie prime di seconda scelta. Ecco così servita la ricetta dei “FISH & microCHIPS”: pesci assemblati con vari componenti elettronici ricavati da vecchi smartphone, tablet e computer in disuso.
Valvole, transistor e altri elementi di una tecnologia ancora più “Vintage” sono utilizzati da Federica Berti per realizzare polipi, cavallucci marini e altre affascinanti creature che animano i suoi “Bassi Fondali”. Da consumata musicista, Federica utilizza segnatamente le corde usurate del suo basso per intrecciare i tentacoli dei suoi seducenti totani da indossare.
L’estetica di un passato futuribile legata a questi oggetti appare in netto contrasto ma in simbiotica armonia con le opere di Emiliano Filippi, abilissimo fabbro capace di conferire un'anima alle superfici metalliche corrose dall’azione degli elementi. Le sue lamiere contorte, già nobilitate dalla patina del tempo, lavorate dalle sue mani sembrano assumere nuova vita grazie all’effetto di qualche magia.
Come un moderno Mastro Geppetto, Filippi pare capace di trasformare in carne viva la materia inanimata.
In mezzo a tanti professori, il Mastro Filippi elabora a modo suo il soggetto di questa esposizione: il mare interpretato attraverso i suoi aspetti più iconici e meno scontati.
Ammassi di residui ferrosi vengono così trasformati in un enorme pescespada; così come imballaggi di cartone vengono trasformati da Emiliano Lazzari in maestosi gabbiani. Questi ultimi rappresentano non solo un simbolo di libertà e di sconfinati orizzonti marini, ma anche e soprattutto l’altro aspetto specifico di questa esposizione, legato al riciclo di materiale da discarica, nuovo habitat dei moderni gabbiani. Lazzari è uno studente del Liceo Barsanti e Matteucci di Viareggio, un ragazzo geniale e atipico che non ha bisogno di connessioni tecnologiche per relazionarsi col mondo: rifiutando di possedere uno smartphone, è libero di attingere e accedere in modo esclusivo agli spazi sconfinati della sua fantasia.
Sua sorella Luna Lazzari, armata solo di matite e pennelli, rielabora opere di Michelangelo, Warhol, Haring, Picasso, Cattelan, Dalì e altri protagonisti della Storia dell’Arte trasposti nei corpi, nello spazio e nel tempo. Il loro punto di vista coincide con quello di strani gabbiani strabici da lei inventati, lo spazio condiviso è il mare, il loro aspetto ricorda vagamente gli anni ’50, preludio di un’Era Digitale alternativa e distopica.
È un punto di vista che Attilio Carraro prova a ribaltare rendendo visibili i pensieri dello stesso gabbiano, proiettandone i pensieri attraverso uno stravagante apparecchio e una complessa scissione cromatica.
E con loro Jahmar Franceschi, Marta Cercenà, Emily Raffy, Leonardo Arrighi, Pietro Mucci, Francesco Bianchi, Maya Bonci e altri studenti del Liceo sono stati capaci di creare, documentare, descrivere e fotografare le varie fasi di trasformazione di materiale di scarto in opere d’Arte.
L’esposizione sarà inaugurata sabato 13 dicembre alle ore 16 al Portus, presso la Cittadella della Pesca, nel suggestivo locale sovrastante il nuovo Mercato del Pesce nella darsena di Viareggio.
Per maggiori informazioni, giorni orari di apertura è possibile contattare il numero 3291583568.







