Il Comune di Forte dei Marmi esprime forte preoccupazione per l'ipotesi di accorpamento ventilata che coinvolgerebbe il Liceo Chini-Michelangelo di Forte dei Marmi, una delle tre scuole superiori più grandi della Provincia di Lucca, con i suoi oltre 1.350 studenti, già oggetto di un accorpamento con il Liceo Chini di Lido di Camaiore nel 2012 .
Una scuola in crescita, radicata nel territorio, che rappresenta un punto di riferimento educativo e culturale per centinaia di famiglie, e che oggi rischia di essere indebolita da scelte dettate più da logiche numeriche che da una reale visione del sistema scolastico.
"Non è accettabile – dichiara l'assessore alla Pubblica Istruzione Elisa Galleni – pensare di accorpare un altro Istituto ad una scuola come il Chini-Michelangelo, che supera ampiamente i parametri previsti dal Ministero. La Legge Finanziaria del 2023 ha innalzato a 900 il numero minimo degli studenti per riconoscere l'autonomia dell'Istituzione Scolastica, pertanto il nostro Liceo con 1350 iscritti resta ampiamente sopra soglia. È evidente dunque che l'ipotesi di un ulteriore accorpamento non trova alcuna giustificazione sul piano numerico né su quello organizzativo. Un intervento di questo tipo finirebbe soltanto per snaturare l'identità territoriale del liceo, indebolendo il legame profondo costruito negli anni con la comunità e compromettendo quel tessuto sociale che rappresenta una componente essenziale del percorso educativo e formativo".
L'assessore Galleni sottolinea anche l'ingiustizia di un piano che sembra colpire in modo sproporzionato la Versilia: "La Regione Toscana per l'anno 2026/7 individua 4 accorpamenti nella sola Provincia di Lucca su un totale di 16 da realizzare complessivamente nelle dieci province toscane, determinando una evidente disparità di trattamento nei confronti della Versilia. È inaccettabile che, ancora una volta, si venga a chiedere sacrifici sempre e solo a questo territorio, che invece andrebbe sostenuto per la qualità e la vitalità del suo sistema scolastico".
Il Comune di Forte dei Marmi si unisce dunque alle amministrazioni e alle comunità locali che chiedono alla Provincia di rivedere le ipotesi di riorganizzazione, salvaguardando il ruolo e l'autonomia del liceo Chini-Michelangelo, "una scuola viva, efficiente e centrale per la formazione dei giovani della Versilia" – conclude Galleni – "che merita di essere valorizzata, non sovradimensionata".








