Le Associazioni: Amici della Terra Versilia, Comitato Custodi della Ceragiola, Italia Nostra Versilia, Legambiente Versilia, WWF Alta Toscana e Coordinamento Ambientalista Apuoversiliese, hanno richiesto alla Regione, al Comune di Seravezza, la sospensione della procedura del PABE delle Gobbie per mancanza di Valutazione d'Incidenza che avrebbe dovuto redigere il Parco delle Apuane per stimare i danni provocati dalle 8 nuove cave che si intendono riaprire:
• distruggendo l'habitat di specie protette a livello europeo,
• devastando le cavità carsiche che alimentano d'acqua le sorgenti dell'intera Versilia tra cui anche quella di Renana dell'acquedotto di Carrara,
• creando dissesto idrogeologico in un ambiente reso ancora più fragile dagli eventi estremi indotti dai Cambiamenti Climatici che, purtroppo, in ottobre hanno riempito le cronache dei giornali locali.
Ma tutto questo pare non interessare né al Comune di Seravezza né al Parco delle Apuane che in una teleconferenza - di cui non si ha né registrazione né verbale - si definisce il PABE "senza difformità" anche se si fanno esplodere le pendici per ampliare le strade di accesso e si rimuovono ravaneti rinaturalizzati per venderne il carbonato di calcio e si concorda di procedere per "silenzio assenso" per non ritardare l'iter di approvazione.
Una situazione grottesca in netto contrasto con le leggi europee, nazionali e regionali in cui si stabilisce che "il silenzio assenso" non si applica per quanto riguarda la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale, della salute e la prevenzione del rischio idrogeologico per i quali si impone l'adozione di provvedimenti amministrativi formali.
Per quanto detto le associazioni sottoscritte hanno chiesto agli Enti preposti: Parco, Comune di Seravezza, Regione, Soprintendenza, di sospendere il procedimento in corso fino alla presentazione delle Valutazione d'Incidenza come richiesto dalle norme citate e dalla nostra Costituzione che tutela il Paesaggio, l'Ambiente, La Biodiversità come beni inalienabili dello Stato (art.9) sottolineando che gli interessi economici privati non possono avere agio sul benessere e la salute del Cittadini e dell'Ambiente (art 41).