Davide Pugnana, storico dell'arte e scrittore, venerdì 6 giugno alle 17.30 torna nel Giardino d'Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi con l'incontro I marmi vivi di Gian Lorenzo Bernini. Bernini (1598-1680), è stato uno dei grandi protagonisti del Seicento europeo e il principale scultore del Barocco italiano del XVII secolo. Architetto, scultore, pittore, viene considerato il maggiore esponente della cultura figurativa barocca in Italia ed è uno degli artisti italiani più noti ed ammirati dalla critica internazionale. L'evento è promosso e sponsorizzato da Giulio Garsia financial advisor. Bernini-anticipa Pugnana- è un artista a tutto tondo, scultore, pittore, architetto e scenografo. Inizia a maneggiare lo scalpello a soli otto anni, quando realizza una piccola testa di un puttino, purtroppo perduta, talmente bella da indurre il padre a favorire la crescita artistica del giovane Gian Lorenzo, creando con lui un dialogo positivo, che presto porterà a un ribaltamento dei ruoli. Le biografie dell'artista, infatti, raccontano che all'età di circa dieci anni, Bernini si cimenta nella realizzazione di "picciole statue", fra le più mirabili quella della Capra Amaltea che Annibale Carracci, il più importante artista presente a Roma a quel tempo, ne è talmente impressionato da commentare che Bernini a quell'età è già arrivato al punto in cui gli artisti sperano di arrivare in vecchiaia. A soli undici anni, Gian Lorenzo sperimenta nel marmo l'illusionismo pittorico, attraverso diversi trattamenti allo scopo di restituire la sensazione tattile del pelo della capra, della pelle morbida dei bambini, fino alla diversa luminosità e resa quasi cromatica del bianchissimo latte bevuto dal satiro. Scriveva Filippo Baldinucci: "il pregio maggiore del suo scalpello, con cui vinto aveva le difficultà di render il marmo pieghevole come la cera". Evento gratuito. Prenotazione 0584 787251.
