"Il sindaco di Massarosa Barsotti in Consiglio Comunale aveva dichiarato che la piscina avrebbe riaperto i battenti in tempo per la ripresa della stagione agonistica (settembre), ma in realtà non c'è nessuna data sicura, e non c'è nessuna certezza. Così si affossa lo sport", lo dicono i consiglieri Pietro Bertolaccini e Marzia Lucchesi che spiegano: "È inaccettabile che, a distanza di mesi dall'inizio dei lavori e con un cantiere dichiarato ultimamente "in stato avanzato", non sia ancora stata comunicata una data di riapertura dell'impianto natatorio comunale di Massarosa. Non parliamo di un dettaglio secondario, ma di un dato essenziale per la programmazione di un intero anno agonistico, quello 2025/2026, che oggi è semplicemente impossibile organizzare. Società sportive, allenatori, famiglie e atleti sono lasciati nell'incertezza più totale. La pianificazione delle attività, delle iscrizioni, dei campionati è paralizzata. E a farne le spese sono, come sempre, i giovani e le persone con disabilità che più avrebbero bisogno di strutture accessibili e funzionanti.Il paradosso è evidente: nonostante la presenza di tecnici, ingegneri, progettisti e consulenti a vari livelli, nessuno sembra in grado di fornire un cronoprogramma serio e credibile. Una situazione surreale!!A questo si aggiunge un aspetto tecnico fondamentale, troppo spesso ignorato e "ridicolizzato" nel dibattito pubblico dalla Sindaca e dall'Assessore ai Lavori pubblici: la Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo (CCVLPS) ha il compito non eludibile di rilasciare l'agibilità della struttura e di verificarne la piena conformità alle normative di sicurezza, sorvegliabilità e ordine pubblico. La commissione inoltre esprime un parere obbligatorio e vincolante per l'amministrazione comunale ai fini del rilascio delle autorizzazioni necessarie per l'apertura e l'esercizio di locali di pubblico spettacolo. Oltre alla fase autorizzativa, la commissione può effettuare controlli e verifiche per accertare il rispetto delle norme e delle condizioni di sicurezza durante lo svolgimento degli eventiÈ legittimo quindi chiedersi: a che punto è l'interlocuzione con la Commissione? È stata attivata? Sono state fornite le documentazioni necessarie? O siamo fermi anche su questo fronte? La sensazione, sempre più netta, è quella di una gestione opaca, senza assunzione di responsabilità, e soprattutto senza rispetto per una comunità sportiva che ha già atteso troppo.È ora di uscire dall'ambiguità. Il Comune deve parlare chiaro, pubblicare un cronoprogramma vincolante e rendere conto pubblicamente degli impegni presi. Non si può più navigare a vista. Lo sport non è un passatempo. È un diritto, una risorsa, un presidio educativo e social".
