Dal Sud America alla Russia, passando per l'Italia: è un giro del mondo in piena regola, quello che sta accompagnando Pietrasanta nel suo percorso di candidatura a Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027. Altri quattro artisti, infatti, hanno manifestato il loro sostegno alla "Piccola Atene", unica città della Toscana in lizza per il prestigioso riconoscimento conferito dal Ministero della Cultura. "Scoprii Pietrasanta mentre frequentavo il Pratt Institute, a New York – ricorda l'artista venezuelana, Maria Gamundi – lì, un manifesto cambiò la mia vita. Già allora, infatti, il Pratt proponeva agli studenti uno stage di un anno a Pietrasanta per imparare la lavorazione del marmo e del bronzo. Mi sono innamorata di Pietrasanta nel '73, quando sono venuta da studentessa: da allora vivo qua e penso che questa sia la città ideale per essere Capitale dell'arte contemporanea. Qui ci sono artisti da tutto il mondo, qui vogliamo creare le nostre perché qui si trovano i laboratori, le fonderie e gli artigiani più bravi del mondo: mi sento a casa, mi sono sempre sentita a casa, Pietrasanta è il mio paese del cuore". "E' stato un crocevia importante per tantissimi artisti – così lo scultore Jiménez Deredia – ed io, che sono arrivato a Pietrasanta dalla Costa Rica nel 1976, ho avuto la fortuna di vedere e partecipare al percorso che ha fatto questa città per l'arte, con le sue maestranze e la capacità di sviluppare opere anche in grandi dimensioni. Penso che Pietrasanta meriti di rappresentare l'Italia nell'arte contemporanea perché solo le opere che nascono qui hanno la capacità di conquistare il mondo: a Città del Messico, in Francia, Spagna, Cina, Singapore, ovunque c'è un segno dell'arte realizzata a Pietrasanta". "Tutte le strade dell'arte passano da Pietrasanta – il messaggio di Giuseppe Veneziano, pittore e scultore – vivo qui da circa 3 anni e proprio qui, insieme ai migliori laboratori per la lavorazione del marmo e del bronzo, ho potuto realizzare la mia mostra più importante, "The Blue Banana". Credo che Pietrasanta abbia tutte le carte in regola per diventare Capitale italiana dell'arte contemporanea perché qui un artista trova tutto il suo mondo: l'opportunità di incontrare altri artisti, italiani e italiani, con cui confrontarsi; di avere contatti immediati con gallerie e collezionisti internazionale; di vivere in un luogo dove ci si scambia naturalmente e quotidianamente cultura, che si è sviluppato negli anni e prosegue tuttora". "Un amico scultore mi fece conoscere Pietrasanta, un po' per caso – il ricordo di Sergey Eylanbekov, artista russo (e newyorkese di adozione) che in città ha realizzato il gruppo scultoreo del "The Dwight D. Eisenhower Memorial" di Washington D.C. – rimasi colpito e mi sono appassionato subito a questo ambiente: l'esperienza degli artigiani, l'anima e il cuore della gente, la professionalità, un insieme di cose molto raro da trovare in un solo posto ed è per questo che dico che Pietrasanta merita assolutamente il titolo di Capitale italiana dell'arte contemporanea"
Gamundi, Deredia, Veneziano ed Eylanbekov a sostegno di Pietrasanta Capitale
Scritto da Redazione
Pietrasanta
07 Agosto 2025
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