«A pochi giorni dalla Vigilia, mentre il resto della Versilia si veste a festa con mercatini e iniziative, a Torre del Lago Puccini si registra un desolante e inatteso silenzio a parte le luminare. La frazione, celebre per il Festival Pucciniano, lamenta la totale assenza di eventi natalizi o di iniziative pubbliche capaci di animare la frazione e sostenere l'economia locale». A farsi portavoce del malcontento è Christian Marcucci - Coordinatore Provinciale di Democrazia Sovrana Popolare -, che ha raccolto la critica e delusione di cittadini e commercianti rivolte all'Amministrazione e agli enti preposti all'organizzazione.
«Commercio in Crisi Senza Attrattive. La frustrazione è particolarmente acuta tra gli esercenti. Per chi gestisce attività, l'assenza di attrattive natalizie si traduce in un danno economico tangibile, poiché gli eventi, anche se di modeste dimensioni, sono vitali per stimolare il passeggio e, di conseguenza, gli acquisti. "Avere un mercatino o qualsiasi altra iniziativa natalizia spinge la gente e i turisti a uscire e a fermarsi nei negozi," spiegano i commercianti. "Ma nulla di questo è stato fatto". Si evidenzia come le uniche iniziative presenti siano frutto della buona volontà dei singoli negozianti, senza un coordinamento o un sostegno da parte del Comune. Questo approccio frammentato - secondo Marcucci - non riesce a creare un'immagine d'insieme incisiva».
«Le Famiglie: "Atmosfera Grigia per i Più Piccoli". Anche i residenti esprimono il loro rammarico, specialmente le famiglie. Il Natale è un momento di socialità e tradizione, e la mancanza di eventi riduce drasticamente le occasioni di ritrovo. "Non chiediamo grandi cose, basterebbero anche eventi per i bambini," dato che è la loro festa, commenta una residente. "Invece, l'atmosfera qui è grigia, non sembra quasi Natale. È un peccato, soprattutto per i più piccoli che altrove hanno parchi a tema e spettacoli a loro dedicati". La sensazione diffusa è che Torre del Lago, pur essendo un fulcro culturale estivo, venga sistematicamente dimenticata durante la stagione invernale».
«Appello agli Enti: L'Urgenza di Programmare. L'appello rivolto agli enti è chiaro: urge una maggiore attenzione e una programmazione a lungo termine, non solo per il futuro immediato, ma per i prossimi anni. L'invito è a superare le difficoltà logistiche e burocratiche per garantire che anche questa parte della città possa godere dell'indotto e dello spirito delle festività. La domanda che rimane sospesa nell'aria fredda di questi giorni è se ci sia ancora il tempo per un intervento last minute o se i cittadini dovranno rassegnarsi a un Natale in tono minore, sperando che il 2026 porti con sé un cambio di passo e più iniziative», conclude Marcucci.








