Si terrà il primo novembre all'interno del Palazzo Mediceo di Seravezza l'evento finale di Alfabeto Artigiano 2025, intitolato "Nuove Geografie del Fare: Dialoghi sull'Artigianato".
L'appuntamento, organizzato per tavoli a tema con un moderatore, si svolge dalle ore 10 alle ore 12,30.
L'iniziativa si concentra in particolare sull'artigianato artistico e coinvolge la dirigenza Cna a tutti i livelli, con l'obiettivo di produrre un documento finale sulle varie tematiche emerse, fungendo da linea guida per futuri programmi.
Il format prevede tavoli di discussione in cui ogni persona è libera di intervenire e scegliere l'argomento che più interessa, mentre il coordinatore ha il compito di tenere il punto della discussione.
Tra i partecipanti figurano anche gli studenti del Liceo Artistico Stagio Stagi, coinvolti nell'ambito di un percorso formativo (PCTO), insieme ai loro professori.
I "Dialoghi sull'Artigianato" si articolano in cinque tavoli tematici principali, tutti volti a esplorare il futuro dei mestieri:
Tavolo 1 — Tradizione e innovazione: Si esplora come il sapere antico si rinnova attraverso curiosità e confronto con nuovi linguaggi, materiali e tecnologie, vedendo la tradizione non come un vincolo, ma come un motore creativo.
Tavolo 2 — Il valore del tempo nel lavoro artigiano: Una riflessione su come la qualità nasca dalla lentezza e su come il mercato possa valorizzare il tempo "invisibile" che si cela dietro l'oggetto ben fatto, identificando il tempo dell'artigiano come cura e misura.
Tavolo 3 — Dall'oggetto al racconto: Si indaga come narrare l'identità dell'artigianato (attraverso fotografia, social media, storytelling) per dare dignità al lavoro e creare relazione con l'acquirente.
Tavolo 4 — Giovani, formazione e futuro dei mestieri: Questo tavolo esplora come riaccendere il desiderio di "imparare un mestiere", ridare dignità al lavoro manuale e costruire nuovi ponti tra botteghe, scuole e formazione tecnica.
Tavolo 5 — Artigianato e sostenibilità: Si riflette su come il saper fare artigiano possa essere un modello di sostenibilità (economica, ambientale e sociale), rigenerando non solo prodotti, ma anche comunità e paesaggi.
"Le 'Nuove Geografie del Fare' ci impongono di concentrarci urgentemente sulla ricostruzione del legame tra saper fare e futuro – dice Sabrina Mattei, presidente Cna Lucca, sottolineando l'importanza cruciale della formazione e del riconoscimento del valore del lavoro artigiano - È fondamentale esplorare come riaccendere il desiderio di 'imparare un mestiere', ridare dignità e fascino al lavoro manuale e, soprattutto, costruire nuovi ponti solidi tra botteghe, scuole e formazione tecnica. I giovani non devono rischiare di perdere l'incontro con i gesti che definiscono i nostri mestieri".
"In un mondo che corre velocemente – prosegue Mattei - l'artigianato resiste come un gesto lento e consapevole. Il tempo dell'artigiano non è mai spreco: è cura, è misura, è valore intrinseco. Dobbiamo garantire che il mercato riconosca e valorizzi quel tempo invisibile che si nasconde dietro ogni oggetto ben fatto, collegando la lentezza alla qualità e al modello di sostenibilità economica, ambientale e sociale che l'artigianato incarna".
"Siamo fieri di aver ospitato anche quest'anno Alfabeto Artigiano – commenta Michele Silicani, assessore alle attività produttive del Comune di Seravezza – in quanto rappresenta un qualificato momento di incontro, confronto e riflessione su questo importante comparto. Un settore che non significa solo produzione fine a se stessa ma, ancor prima, sottende recupero delle tradizioni e una vera e propria cultura dell'artigianato di qualità. L'evento finale rappresenterà quindi l'occasione per fornire preziosi apporti alla riflessione, per lavorare a una costante crescita sui mercati nazionali e internazionali dove l'artigianato della nostra provincia ha tanto da dire e dimostrare".