Stazzema. L'allarme sta rimbalzando sugli organi di informazione inerente al rischio che la nuova legge, la n. 131/2025, rivoluzioni tout court i criteri del riconoscimento della peculiarità attestante la qualifica di comune montano unicamente attraverso i parametri dell'altitudine e della media della pendenza del territorio e non tenendo più conto dell'articolazione aggiuntiva finora considerata, come i parametri dell'accessibilità, dell'isolamento, della condizione socio-economica e della tradizione storica e la geomorfologia. Se vox populi ha ancora un significato, presentarsi come residenti del Comune di Stazzema, diversamente a quanto può avvenire per il comune vicino di Seravezza, si ottiene una immediata e perentoria identificazione come abitanti dei monti. Riconoscimento che invece non avviene per chi si dichiara abitante di Seravezza se non specifica anche la frazione della montagna seravezzina. Stante ciò, l'apprensione che il comune di Stazzema possa perdere la qualifica di comune montano e tutto ciò che a essa consegue c'è, ed è anche fonte di preoccupazione. E' fondamentale per un comune come quello di Stazzema non perdere il parametro che lo riconosce ente montano e conseguentemente le agevolazioni che ne derivano, che sono ossigeno per un territorio che subisce lo spopolamento, la denatalità e l'aumento della percentuale di persone in età di vecchiaia tra la popolazione residente. Tra l'altro, nelle risposte fornite durante una interrogazione consiliare, benché nessuno ne abbia voluto cogliere la portata, il sindaco Maurizio Verona ha fatto osservare all'intero consiglio comunale del 14 ottobre 2025 che il traffico dei mezzi pesanti è diminuito "perché almeno tre attività estrattive sono chiuse. Poi ci sono anche altre attività che sono diminuite". In una situazione socio-economica che non si può definire rassicurante, tre cave chiuse nello stazzemese significano minori entrate nelle casse pubbliche. Questo fatto, economicamente, non può certo essere compensato alla corta dall'effettiva diminuzione delle criticità ambientali e della transitabilità durante questa particolare contingenza che sta conoscendo il territorio comunale stazzemese. Perdere la connotazione di comune montano per Stazzema sarebbe un ulteriore impoverimento. La giusta preoccupazione fa pendant con quella del Comune di Marzabotto. Ambedue i comuni, fari della memoria nazionale per quanto riguarda le stragi nazifasciste nonché enti gestori del Parco di Monte Sole e del Parco nazionale della Pace, hanno lanciato l'allarme acciocché si scongiuri l'alto rischio che la nuova normativa consenti di tagliare drasticamente il numero dei comuni montani. Il sindaco di Stazzema invita a correggere la norma e a reintrodurre i criteri che sono valsi fino ad oggi per avvalersi della prerogativa di comune montano. La sindaco del Comune di Marzabotto annuncia battaglia e ricorda: Marzabotto esclusa ma qui i partigiani erano in montagna".
Giuseppe Vezzoni, responsabile di Libera Cronaca