Una storia di valorizzazione e tutela di una pianta simbolo del territorio, nello specifico della Versilia. Compie venti anni l’operazione di rilancio della cultivar dell’olivo Quercetano, e così la Condotta “Terre Medicee e Apuane” di Slow Food organizza per sabato 29 novembre un evento celebrativo che si svolgerà al ristorante “Antico Uliveto” di Pozzi, Seravezza, laddove tutto è iniziato nel 2005.
Un po’ di storia
L'associazione Olivo Quercetano, che successivamente elaborò un progetto di valorizzazione con l'allora Comunità Montana dell'Alta Versilia e ARSIA, si costituì nel settembre. Fu così possibile effettuare un censimento della zona di diffusione della varietà e costituire delle piante geneticamente certificate come varietà quercetana, oltre a diffondere la cultura dell'olivo e dell'olio di qualità.
Successivamente nacque a Montignoso l'associazione del Nostrato che aveva l’obiettivo di valorizzare gli olivi del territorio: essendo in maggioranza di cultivar Quercetana, i promotori delle iniziative di tutela trovarono molti punti di contatto. Successivamente, grazie alla fusione delle due associazioni precedenti, si costituì Elaia, una nuova associazione che però ha avuto alterne vicende fino alla costituzione nel 2018 del presidio Slow Food dell’olivo Quercetano, nel quale sono confluiti molti produttori. Oggi la Comunità dell'olivo Quercetano sostiene il presidio e i produttori rimasti fedeli alla varietà e alla sua valorizzazione.
L’evento celebrativo
Questo il programma della serata di sabato 29. Alle ore 18 si terrà una degustazione guidata di oli extravergine della nuova annata prodotti con olive quercetane. Seguirà, alle 19,30, una performance teatrale dell’attrice Elisabetta Salvatori che interpreterà una sua opera sul tema “Storia e memoria dell’olivo”. Alle 20 cena in onore dell’olivo Quercetano, con il seguente menù: zuppa di fagioli Schiaccioni con pancetta croccante; delicatezze all’olio E.V.O. Quercetano; flan di castagne su vellutata di ricotta; trancio di baccalà al vapore; patate montate all’olio E.V.O. Quercetano; budino al cioccolato bianco con olio E.V.O. Quercetano. Vini in abbinamento: Vernaccia di San Gimignano DOCG, “Hydra”, 2024, Il Palagione; Greco bianco Tenuta Matina, 2021, Campoverde; Calabria IGP, 2024, Campoverde.
Nel corso della serata sarà presentata anche la rassegna “Dialoghi intorno al vino”: sei incontri sulla cultura e la tecnica enoica che si svolgeranno a gennaio e febbraio 2026. Ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione di tre vini.
Info e prenotazioni sulla serata e sulle attività della Condotta: tel. 0584-768882 o 328-57777902; terre
La scheda
L’olivicoltura in Versilia, e in particolare nella Piana Quercetana, ha avuto nel corso dei millenni un’importanza primaria nell’economia locale imprimendo anche al paesaggio caratteristiche precise. Nel Medioevo l’olio versiliese aveva addirittura valore di moneta tanto da diventare oggetto di contenzioso tra pisani e lucchesi che sfociò in una sanguinosa battaglia combattuta nella zona.
L’olivo Quercetano viene descritto sul sito della Fondazione Slow Food come “una pianta vigorosa con un caratteristico andamento verso l’alto del tronco e con i rami giovani penduli. Le foglie sono lunghe e strette, di colore verde lucente. L’oliva è piccola, di forma ovoidale leggermente allungata in punta. Questa varietà viene usata da sempre principalmente per la produzione di olio. La sua produttività non è sempre costante, ad annate buone si succedono annate molto scarse ma la qualità dell’olio è sempre eccellente. L’olio ha un aspetto limpido o leggermente velato e colore verde oliva dorato. E’ mediamente fruttato e delicato, con un giusto equilibrio tra l’amaro e il piccante, ricco di sentori che richiamano l’erba fresca tagliata e le erbe aromatiche”.
Una particolarità evidenziata ancora dalla Fondazione Slow Food è che “l’oliva quercetana, a causa delle piccole dimensioni delle olive e del rapporto polpa-nocciolo sfavorevole rispetto ad altre varietà, è attaccata in ritardo dalla mosca delle olive e quindi consente di ottenere una qualità migliore a parità di data di raccolta”.
L’area di produzione comprende i comuni di Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Forte dei Marmi per la provincia di Lucca, Montignoso e Massa per la provincia di Massa Carrara.








