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Scritto da Redazione
Cronaca
29 Ottobre 2025

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi:

Le persone sono confuse, ci chiamano ci fermano, vogliono sapere che cosa succede al piano regolatore del porto di Marina di Carrara", scrive Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi, "perché stando alle notizie c’é chi dice ancora che si aspetta solo l’approvazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblic. cosa che è superata, perché da luglio scorso sono successe diverse cose. Non considerando questo, si può pensare ancora che il progetto così com’è stia per essere approvato, con soddisfazione, o preoccupazione se si é interessati all’economia del porto, piuttosto che a quella turistica della costa apuoversiliese, temendo che la sua realizzazione possa portare ulteriore erosione. Non è affatto così, perché non si può tralasciare che l’onorevole Andrea Barabotti il 7 luglio ha presentato alla Camera un ordine del giorno, poi accolto, che “impegna il Governo a valutare, l’opportunità di attivare un tavolo tecnico, con l’obiettivo di approfondire, sentiti i Comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere previste a mare con i migliori strumenti disponibili, - qui intendendo, come ci auguriamo, anche il modello idraulico fisico a fondo mobile proposto da più di due anni - valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative”. Né si può omettere di dire che il 7 ottobre l’onorevole Edoardo Rixi vice ministro delle Infrastrutture dei Trasporti presso l’autorità di Sistema Portuale della Liguria orientale nella sede di Marina di Carrara, davanti a un folto pubblico di autorità, operatori del porto, di imprenditori di tutta l’economia turistica e dei Paladini Apuoversiliesi, con i presidenti delle associazioni ad essi collegate a diverso titolo, ha affermato che il progetto deve essere sottoposto a modifica. E lo ha ripetuto ai microfoni di Noi Tv nell’intervista andata in onda il giorno dopo, 8 ottobre ,nel servizio del TG: . “quello che però bisogna cercare di fare é superare anche le perplessità che sono state dimostrate anche dal Consiglio superiore cercando diipensare a una modifica del piano regolatore che sia compatibile con le esigenze del litorale, ossia evitare che ci siano ulteriori problemi di erosione e anche problemi di carattere idrogeologico”. Secondo il viceministro “c'è bisogno in tempi stretti di un piano che tenga conto del problema dei dragaggi e del mantenimento dei fondali e che consenta la progettazione nell'area portuale senza un ulteriore depauperamento della costa e noi dobbiamo preservare la qualità degli stabilimenti e le spiagge di Forte dei Marmi, della Versilia e di tutta l'area intorno a Carrara, dall'altra parte dobbiamo dare delle prospettive al porto su quello che deve fare e su cosa si può fare nel porto di Carrara; pensare di fare un piano regolatore portuale che non è condiviso con le associazioni di categoria e con chi vive intorno al porto non è il modo migliore per fare il futuro porto” ha concluso il Vice Ministro. Dove sottolinea Colacicco dire “quell’ulteriore erosione” significa che sappiamo che il porto ha prodotto erosione e non vogliamo che ne produca altra. Né va tralasciato che l’Onorevole Bergamini ha dichiarato che per l’erosione ci vuole un Commissario Straordinario, affermazione sostenuta anche dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin.

Tornando al punto non si può omettere di dire che il viceministro aveva annunciato l’avvio di un tavolo tecnico il 14 Ottobre, con una riunione preparatoria, a cui, con il coordinamento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, erano presenti a quanto sappiamo, Regione, Autorità portuale e Ministero dell’Ambiente, che avrà un suo iter, comprensivo di audizioni dei Comuni e delle associazioni interessate.

Peraltro come ho detto ai microfoni di Noi Tv nello stesso telegiornale “ è stato scelto di avere un porto a Carrara, ce l’abbiamo e dobbiamo dare la vitalità al porto di Carrara, senza pregiudicare la vitalità di tutta l'economia turistica che parte da Marina di Carrara e arriva a Marina di Pietrasanta”

Vero anche che noi Paladini ci adopereremo per una soluzione di reciproca soddisfazione, come avevamo già anticipato al Commissario Bruno Pisano, ora nominato presidente dell’Autorità Portuale. A nostro parere però bisognerà a fare delle rinunce, visto che l’ampliamento é di 140.000 mq, due volte la piazza rossa, avevamo detto, a partire dal prolungamento di 450 metri del molo di sopra flutto che pensavamo essere previsto per lo sviluppo della crocieristica, mentre ora c’è stato comunicato in una riunione essere a protezione della nuova banchina di oltre 40.000 m², parallela alla Fiorillo, Né si può pensare a forme di compensazione per un futuro incremento di erosione, i Paladini – continua Orietta Colacicco, - sono assolutamente contrari, perché il danno è già stato fatto e cresce, tanto che qualche giorno fa ha colpito anche il manto stradale davanti alla colonia Motta nella parte a nord di Marina di Massa, provocando un forte invito del sindaco Persiani perché la Regione Toscana corra ai ripari. Indubbiamente - prosegue Orietta Colacicco - se sul piano regolatore bisogna riflettere, sospendere, cercare la strada giusta perché se dovesse aumentare il fenomeno erosivo, ci troveremmo gradualmente senza spiaggia da Marina di Massa fino a Pietrasanta nel giro di pochi anni, adesso bisogna immediatamente intervenire sull’erosione, a partire dalla parte critica del litorale apuano, perché non è che sono a rischio solamente le spiagge quindi i fatturati e l’occupazione di tutta la filiera del turismo, e l’ambiente, ma addirittura emerge un problema di benessere e di salute dei cittadini.

Da una parte ci vogliono subito interventi anti erosione e dall’altra sospensione alle opere di ampliamento del porto, anche perché modifica vuol dire che il progetto poi dovrà essere sottoposto forse a Vas, - Valutazione Ambientale Strategica - o a Via - Valutazione di impatto ambientale -, quindi passare per la o le procedure del Ministero dell’Ambiente secondo le quali le Istituzioni, i soggetti ambientalmente competenti, ma anche i singoli cittadini possono inviare proprie osservazioni. Ci vorrà tempo, forse anni. Sarebbe bene secondo noi ragionare anche in termini di costi, davanti all’ipotesi che le aspettative, specchio dei desiderata degli operatori del porto, vengano disattese". 

Foto. Immagini dell'erosione a Marina di Massa: Colonia Motta e Torre Fiat scattate domenica 26-10-25

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