Le sezioni di Italia Nostra Massa Montignoso e Versilia ricordano con rispetto e simpatia il Cavaliere del Lavoro Ennio Bazzichi storico imprenditore edile della Versilia conosciuto ed apprezzato da tutti, politici, amministratori e semplici cittadini per il suo carattere collaborativo e inclusivo e per l' impegno nel lavoro che ha seguito fino alla fine. Ennio ,tra le altre iniziative, era tra i fondatore dell'Associazione Martiri di San'Anna e nel 2020 aveva accolto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordandogli di essere uno degli ultimi sopravvissuti alla strage nazistaNegli anni 2000 aveva chiesto aiuto alle nostre sezioni perché fermassero la distruzione della sua creazione un villaggio caratteristico costruito in cima al monte proprio sopra a San Anna, che aveva anche collegato con una funivia per i materiali. Il villaggio era composta da tre o quattro costruzioni in pietra locale in bella vista, per abitarvi e per il ricovero degli animali e attrezzi da lavori, il tutto circondato da orti e coltivazioni vegetali per il proprio consumo.
Ricorda Antonio Dalla Mura, presidente sezione Versilia: “Il villaggio era completamente abusivo: era stato segnalato dalla polizia forestale che aveva scoperto, a cose fatte, la funivia per il trasporto dei materiali. Ennio aveva peccato di ingenuità ed aveva costruito quel villaggetto con le caratteristiche spiegate qua sopra. Ennio, in difficoltà per quanto aveva fatto, mi aveva chiesto che andassimo a vedere e constatare come, nell'abuso, avesse rispettato l'ambiente, intervenendo, più che altro, sull'esistente. Conoscevo Ennio perché, quando ero Presidente dell'Ospedale di Viareggio, aveva lavorato per l'Ospedale in un momento molto difficile. Era un rischio lavorare per l'Ospedale: si rischiava di non essere pagati. Ennio lo sapeva, ma lavorò ugualmente, per un lavoro notevole e urgente. Per il bene della comunità rischiava. Come disse. Lavorò molto bene, con puntualità e con prezzi molto bassi. Fu un atto di vero civismo. Un vero galantuomo. Per questo merita di essere ricordato. Per quanto riguarda il "villaggetto" sopra Sant'Anna di Stazzema, aveva infranto la legge: non c'era molto da fare. Proponemmo una sanatoria e uno scambio con il Parco. Non so come finì”.








