Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dall'Azienda USL Toscana Nord Ovest.
In merito al tragico decesso di una donna di 65 anni nel Parco dei Comparini a Viareggio nella notte tra il 13 e il 14 agosto, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia di aver seguito il caso sin dall’inizio, interfacciandosi con i vari servizi che si sono occupati di questa signora negli ultimi mesi. La situazione della donna, molto complessa da vari punti di vista, è stata quindi seguita fin dalle prime segnalazioni in modo integrato dalle varie figure sanitarie e dai servizi sociali. Nonostante la signora versasse in una condizione di evidente trascuratezza e marginalità, tuttavia le condizioni sanitarie non erano tali da richiedere degli interventi di tipo ospedaliero, né vi erano presupposti per procedere a trattamenti sanitari obbligatori. A inizio agosto, a seguito dell’ennesimo intervento da parte del servizio sociale, si è osservato un peggioramento dello stato di salute e di conseguenza si è provveduto a intensificare i contatti con la paziente, proponendo nuove forme di assistenza compatibili con la condizione di marginalità. Purtroppo sono state rifiutate le proposte di inserimento in struttura residenziale e si è osservata una difficoltà a seguire le indicazioni di tipo sanitario. Per queste ragioni gli specialisti interessati avevano anche proposto la nomina di un amministratore di sostegno per tutelare adeguatamente la paziente. Negli ultimi giorni, grazie alla mediazione delle figure del sociale e dei sanitari, si era riusciti a persuadere la signora, coinvolgendola negli accertamenti e nelle terapie opportune del caso. Purtroppo, la signora ha continuato a rifiutare l’accoglienza in una struttura, nonostante l’azione sinergica del comune di Viareggio e della Asl, che hanno fatto tutto il possibile per farle accettare la proposta.