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Scritto da Redazione
Cultura
26 Luglio 2025

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PIETRASANTA - Tra le realtà museali italiane il Museo dei Bozzetti della Città di Pietrasanta rappresenta un’istituzione unica nel suo genere, poiché, come nessun altro, è l’essenza di quella pratica scultorea che nasce come riflesso di un territorio storicamente vocato all’arte, sia per la presenza delle più importanti cave di marmo, da cui si estraggono materiali lapidei d’eccellenza, sia per le straordinarie capacità delle maestranze locali e dei tanti laboratori artistici in cui si producono da secoli capolavori assoluti. Alla tradizionale e secolare produzione della scultura in marmo a Pietrasanta si sono aggiunte nel tempo le fonderie artistiche del bronzo. In questo contesto museale nato, come puntualizza la Direttrice Chiara Celli, quale specchio del territorio, si contano più di mille opere di trecentocinquanta artisti. Una gipsoteca di grandissime dimensioni che consente, oltre allo studio della genesi di un’opera – è questo il valore effettivo dei modelli e dei bozzetti: poter cogliere direttamente la parte germinativa del pensiero artistico – un vero e proprio giro del mondo della scultura, se si considerano le collocazioni ai quattro angoli del mondo delle opere rappresentate dai bozzetti e dai modelli in collezione. Nimia, il modello dell’opera di Antonio Signorini che da oggi è parte del percorso espositivo del Museo dei Bozzetti Pierluigi Gherardi di Pietrasanta, si colloca accanto a quei Maestri che hanno tracciato l’estetica del Novecento e indirizzato la scultura nelle sue nuove tensioni visive. Nel cinquecentesco ex-convento di S. Agostino che ospita il Museo si trovano, tra gli altri, i bozzetti e i modelli di Fernando Botero, César, Niki De Saint Phalle, Novello Finotti, Igor Mitoraj, Costantino Nivola, Isamu Noguchi, Giò Pomodoro, Leone Tommasi. Ma il percorso espositivo è tutt’altro che fisso, Pietrasanta è per sua natura il luogo dove la visione della scultura contemporanea è ampia e complessiva, e si arricchisce tutti i giorni di nuove opere, di nuovi stimoli e di nuove presenze di artisti che qui arrivano da tutte le parti del mondo. Così, Nimia di Antonio Signorini si racconta accanto alle opere di Maestri contemporanei internazionali come il giapponese Kan Yasuda. Nimia nasce in un periodo particolarmente fertile per l’artista e ricalca quell’estetica sottile ed essenziale che caratterizza le sue opere. Il modello in gesso, anche bozzetto poiché da questo modello possono nascere opere di maggiori dimensioni, nella sua pulizia assoluta racconta questa figura: una testa composta da linee pure e armoniosi volumi. Per la ricerca dell’artista Nimia è un'esplorazione della materialità, un dialogo aperto tra spazio e materia. Nell’opera emergono gli elementi di cui si compone, la leggerezza come forma di presenza e il vuoto, non come assenza, ma come spazio generativo. Come tutte le opere di Signorini Nimia è una congiunzione tra linea e pensiero, è geometria, è architettura. Guardandola dalle diverse prospettive e nel suo aprirsi e chiudersi l’opera traccia più di un percorso, l’essenzialità di un profilo scultoreo austero e solenne e la capacità di trarre a sé la luce facendola penetrare nel pieno e nel vuoto dove si creano eleganti visioni di chiaro-scuro. Il Sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, così come ha dichiarato, ha accolto con particolare favore l’opera di Antonio Signorini, un artista molto conosciuto nel territorio dove ha già esposto più volte: “Questa donazione non è solo un arricchimento per il Museo dei Bozzetti, che è uno dei pilastri del nostro sistema museale, unico nel suo genere e profondamente legato all'identità di Pietrasanta come città d'arte. È anche un gesto che testimonia il legame indissolubile tra Pietrasanta e gli artisti contemporanei. Accogliamo con gratitudine e senso di responsabilità il modello di Signorini in un momento così importante, per Pietrasanta, impegnata con entusiasmo nella candidatura a Capitale italiana dell'arte contemporanea: questo dono è ancora più significativo e ci incoraggia a proseguire con determinazione nel nostro percorso di valorizzazione e promozione della cultura”.

 

Per lo scultore Antonio Signorini: “Donare Nimia al Museo dei Bozzetti di Pietrasanta significa affidare un frammento di luce a un luogo che custodisce la memoria della scultura e la forza visionaria degli artisti. Nimia nasce dall’assenza di sguardo, dalla forza dell’infanzia, dal vuoto che diventa presenza e possibilità. Questo museo, con la sua storia e il suo valore universale, rappresenta il ponte ideale tra la materia e l’anima, tra ciò che è stato e ciò che ancora deve nascere”

Il modello, poggiato su una base di legno realizzata a mano dall’artista, nello stesso momento in cui entra a far parte della collezione del Museo dei Bozzetti di Pietrasanta è già inserito nel percorso espositivo della mostra The idea of sculpture. From the hand to the robot che si svolgerà a Palazzo Bollani di Venezia dal 30 agosto al 19 novembre 2025. Mostra che ha il Patrocinio della Città di Pietrasanta e a cui il Museo dei Bozzetti, oltre a prestare il modello di Signorini, contribuisce alla rassegna con il prestito di 18 bozzetti di grande valore storico e artistico che racconteranno com’è cambiato il mondo della scultura dai tempi di Michelangelo ad oggi, un racconto che parte dagli strumenti per eccellenza dello scultore, il martello e la subbia, per arrivare ai robot che oggi svolgono un importante lavoro di sbozzatura. 

Antonio Signorini, artista italiano nato a Pisa, vive a Dubai e lavora su progetti e collaborazioni in molti paesi del mondo e anche in Italia. È in corso nella Piazza dei Miracoli a Pisa la sua mostra EQUILIBRIUM. Arcturus e Sun i cavalli volanti di Antonio Signorini in Piazza dei Miracoli a Pisa, promossa dall’Opera della Primaziale Pisana e curata da Guido Curto. I due giganteschi e slanciatissimi cavalli volanti di Signorini, due bronzi monumentali di undici metri ciascuno, con un passo elegante volano sulla Piazza più famosa del mondo. Un’iniziativa che ha riscosso notevole successo.

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