La biblioteca comunale Lorenzo Quartieri si arricchirà di due opere dell'artista Antonio Collina, grazie alla donazione di Annalisa Franco e Paolo Gai. La cerimonia è in programma venerdì 5 dicembre alle 12 nella biblioteca al primo piano di Villa Bertelli a Forte dei Marmi. "Saffo: i colori del bacio", 1971, e "Figure", 1970, sono le opere donate dalla famiglia Gai. Dopo i saluti di rito ci sarà l'introduzione di Costantino Paolicchi. La cittadinanza è invitata a partecipare
Antonio Collina – spiegherà Costantino Paolicchi nella sua introduzione- è nato a Forte dei Marmi il 17 gennaio 1941 con una grave malformazione focomelica; menomazione fisica che ha condizionato tutta la sua vita. Era dotato di una rara intelligenza e di un'innata curiosità per lo studio e la conoscenza. Leggeva molto in particolare poesia e prosa di autori classici italiani e stranieri ma anche testi di filosofia e astronomia. Gli piaceva suonava la chitarra, la tromba ed era un radioamatore. Si era formato così, da autodidatta, una vasta e solida cultura che esprimeva dipingendo o scrivendo poemi. Era molto apprezzato per la sua gentilezza e per la sua grande sensibilità. Aveva molti amici. Amava gli animali e si prodigava per accogliere in casa quelli più sfortunati che trovava per strada. Il 13 maggio 1974 si suicidò con un colpo di pistola nella sua casa di via Piave a Forte dei Marmi. Aveva 33 anni. Paolo Fortini, corrispondente de La Nazione, pubblicò in cronaca di Forte dei Marmi, un toccante ricordo di Antonio Collina: Leggeva Shakespeare, Joyce, Byron, Leopardi (...) ascoltava per ore intere Chopin, Haendel, Beethoven, Mozart, spesso da solo, in silenzio, assorto, oppure con amici, artisti o gente semplice. E dipingeva, scriveva poesie: poesie lunghe e poesie brevi, sui fiori, sulla mamma, sulla tristezza, sulla morte. Antonio Collina. Siamo andati, il giorno dopo la sua morte, a portargli l'ultimo saluto, assieme a tanta altra gente venuta da Forte e di fuori, da ogni parte della Versilia e da altrove. (...) Dipingeva. Grandi e piccoli quadri, che per lo più regalava ad amici, ai vicini di casa: «Ti piace questo? Prendilo.» (...) Era amico di artisti, scultori, scrittori, pittori con i quali si intratteneva sovente, a lungo, parlando, discutendo e dimostrando di essere un profondo conoscitore dell'arte, dell'uomo.








