L'Agrumeta torna a Pietrasanta con un format rinnovato, nuovi contenuti scientifici e una visione ancora più radicata nel territorio. L'edizione 2026, promossa con il patrocinio del Comune dal Verzieri Toscani Garden Club e in programma dal 12 al 14 giugno 2026 negli orti dell'ex Convento di San Francesco, in via dei Frati, è stata presentata dal vicesindaco di Pietrasanta, con delega a eventi e manifestazioni, Francesca Bresciani, dalla presidente del Garden Club Maria Adriana Giusti e da Nicola Lattanzi, presidente del Centro Arti Visive che accoglierà, quest'anno, la manifestazione.
"Porto con me il ricordo della prima edizione - ha dichiarato Bresciani - che tre anni fa seppe conquistare subito il pubblico: la città si riversò nel Chiostro di Sant'Agostino per scoprire un progetto totalmente inedito. Oggi presentiamo l'edizione 2026 grazie al lavoro condiviso di molte persone, che desidero ringraziare. Pietrasanta torna a essere la Città degli Agrumi per raccontare, tra le altre cose, anche la tradizione del limone cedrato, una peculiarità locale che merita di essere conosciuta".
L'Agrumeta nasce per valorizzare le cultivar di agrumi più antiche, la cultura botanica toscana e il paesaggio mediterraneo intrecciando ricerca, creatività e sostenibilità. Il programma prevede installazioni visitabili per tutta l'estate, giardini tematici, mostre di arte botanica e floreale, l'esposizione di piante e appuntamenti culturali che culmineranno con una giornata di studi, "Gli agrumi tra scienza e cultura", dedicata alla biodiversità e alle più recenti sperimentazioni.
"L'idea arriva da un testo seicentesco che menziona il limone cedrato di Pietrasanta nei giardini dell'epoca. Da quella citazione - ha spiegato la presidente Giusti - nasce la volontà di riportare al centro una tradizione botanica radicata. Con architetti e vivaisti abbiamo progettato tre giardini dedicati agli agrumi, che resteranno aperti per tutta la stagione. Anche quest'anno l'arte accompagna l'iniziativa: l'immagine ufficiale è stata affidata a Vito Tongiani, autore di una natura morta dal forte impatto". "Agrumeta mette al centro il tema delle radici - ha concluso Lattanzi - non solo botaniche ma identitarie. Le arti dialogano con la natura, creando percorsi che invitano a esplorare luoghi, memorie e conoscenze. È un insieme di iniziative che converge verso un obiettivo comune: raccontare il paesaggio attraverso l'arte".
Accanto al percorso espositivo e culturale, Agrumeta 2026 introduce il concorso "Racconta il tuo giardino delle Esperidi", rivolto a professionisti e creativi del verde. Volto a selezionare le migliori narrazioni paesaggistiche e modalità originali di coltivazione degli agrumi, il bando invita a immaginare piccoli giardini capaci di interpretare in modo originale il rapporto fra agrumi, paesaggio e arte, all'interno degli spazi degli orti di San Francesco. Le proposte, da presentare in gruppi multidisciplinari composti almeno da un architetto o paesaggista, un vivaista e un artista, dovranno raccontare attraverso un progetto reversibile la forza evocativa del mito e la biodiversità mediterranea.
Domanda di partecipazione entro le 12 del 12 gennaio 2026, consegnata su supporto multimediale o cartaceo presso lo "Studio Viti", in via Garibaldi 99 a Pietrasanta.
Maggiori informazioni su www.verzieritoscani.org.
