Si intitola semplicemente "Pace" il murale di Tano Pisano che dallo scorso 10 luglio è collocato sul muro esterno del complesso monumentale di Sant'Agostino, nell'omonima via a Pietrasanta. Si tratta di un'opera dinamica, che fino alla fine del 2025 "evolverà" ogni settimana circa, cambiando gradualmente. Concepita come un "puzzle" di 48 pannelli in plexiglas dipinti in maniera astratta o figurativa, da ieri ha iniziato la sua lenta trasformazione perché un elemento alla volta verrà sostituito con un ritratto e via via così fino a dopo Natale, quando l'opera non sarà più una costruzione poetica astratta, bensì un murale composto da quasi 50 volti dipinti dall'Artista. In pratica ogni settimana circa, due coloratissimi pannelli dipinti lasceranno spazio a un numero sempre maggiore di immagini dei "ritratti del Fayyum", ispirate cioè ai dipinti straordinariamente realistici che datano tra il I secolo avanti Cristo e il III dopo Cristo, e ritrovati nella famosa necropoli in Egitto. Realizzati quando il protagonista era ancora in vita, dopo la sua morte questi ritratti venivano attaccati ai sarcofagi del defunto. Già nella "originale versione" del murale Pace vi è un ritratto del Fayyum che nella parte superiore reca le bandiere della Palestina e di Israele, vicine, affiancate così tanto da non sembrare simboli di popoli in lotta.
Tutto ciò è pensato in funzione di una "chiamata alla pace", da contrapporre alle troppe "chiamate alle armi" che Tano Pisano - siciliano di nascita e versiliese d'adozione – percepisce, perché ammette di essere sopraffatto dalla realtà che rivela una pericolosa mancanza di spazi mentali di libertà.
Come in passato, la creazione site specific di Tano Pisano appare come, realizzata su pannelli di plexiglas (montati su una struttura di legno ancorata su a un'altra metallica appositamente progettata per non danneggiare il muro), che misura sei metri di larghezza per due di altezza, visibile sempre, gratuitamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte. La coloratissima istallazione in continua evoluzione invita ad ammirare ogni centimetro quadrato dell'opera che è una ricerca pittorica complessa, dove non mancano i riferimenti a Guernica, il capolavoro di Pablo Picasso custodito nel Museo Reina Sofia di Madrid. Nella parte inferiore del murale di Tano Pisano, infatti, è ben evidente una mano che impugna una spada spezzata: la stessa era comparsa in Guernika, il murale che l'Artista siciliano aveva realizzato a Pietrasanta duìe anni fa. Ovviamente il riferimento è all'assoluta inutilità della guerra, qui tradotta in un'immagine forte. L'opera di Tano Pisano, se pur in continuo divenire, è visibile liberamente fino al prossimo 6 gennaio 2026.