Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Maria Domenica Pacchini.
"Arrendersi mai. Guardare avanti va sempre bene, ma non si può e non si deve dimenticare né cancellare il passato. Il passato rappresenta le proprie radici e il futuro non può prescindere da questo. Un anno fa ero a Palermo, con un nutrito gruppo di Consiglieri toscani, ormai “dilaniato” dal nuovo corso degli eventi, per manifestare vicinanza e solidarietà a chi era sotto processo per aver difeso i confini d'Italia, come centinaia di altre volte sono stata presente nei momenti in cui c'era moralmente e giustamente da essere presenti e metterci faccia e fatica. Non mi sono mai arresa o sottratta all'impegno fin dal lontano 2009/10 quando facevo il mio ingresso in questo Movimento “di pancia”, ma anche di cuore e di testa, sempre in piazza col sole e con la pioggia a ricevere e ascoltare i problemi dei cittadini, ma anche a subire insulti, sassate e minacce di morte dagli antagonisti. E' importante guardare avanti, ma anche ricordare la storia che ci ha portato dove siamo. Sempre al servizio della Lega, unico partito nel quale io abbia militato, anche nel periodo più buio - sia del Partito che mio personale - ho resistito con totale dedizione senza chiedere nulla, cercando di fare sempre del mio meglio perché il fuoco del movimento non si spegnesse, fin dal mio lontano inizio quando, in Toscana, era un flebile lumicino allo 0,7%, senza abbandonare mai, senza sottrarmi mai, con la fede di chi crede in un progetto serio e fattibile che porti un beneficio al territorio e rispetto per i diritti dei suoi cittadini. Ho visto crescere il consenso in questi lunghi anni dove con la squadra eccellente di Viareggio abbiamo raggiunto grandi risultati, sempre presenti orgogliosamente e con passione nelle piazze, ai gazebo e nelle sedi, così come nelle Istituzioni dove eravamo e siamo presenti con la competenza, la dedizione e l'onestà dei nostri eletti. Dove da dieci anni siamo all'opposizione di tutto quello che riteniamo con convinzione non funzioni a Viareggio, senza i richiami nostalgici dell'on. Vannacci, senza proclami sguaiati e “battute” sessiste che personalmente non condivido, non appartengono alla mia persona e come donna mi offendono profondamente.
Con dolore e tanta delusione, per quello che ritengo un tradimento dei miei ideali e dell'impegno profuso, non mi sento più di appartenere a questo Partito e soffro nel vedere colui che era un forte condottiero nel quale avevo riposto tutta la mia fiducia, ridotto a una controfigura, schiacciato da forze che ormai lo sovrastano ma alle quali, per ideali, coerenza e dignità personale non appartengo e non apparterrò mai.
Approfondirò con il mio capogruppo consiliare l'idea che ha lanciato di un cantiere di ascolto per i cittadini - perché è quello che ho sempre fatto - sia come politico nella vita pubblica, che come volontario di protezione civile, nella vita privata - attività in cui credo e che ho portato avanti senza clamore, ma che assorbe buona parte della mia vita, dandomi enormi soddisfazioni morali.
Se Vannacci è il nuovo condottiero della Lega, questa è una Lega di cui, dopo quindici anni di indiscusso e leale servizio, seppur con profonda sofferenza, posso e voglio fare a meno", conclude Maria Pacchini.