Di nuovo perché è il momento dell'anno in cui sono chiamati a svolgere la loro funzione. Di nuovo perché, in ripresa da qualche tempo e in abbandono prima, conobbero la decadenza: franati graticci e tetti, avviluppati da edere e rovi i muri, macerie sparse. La filiera della castagna è in ripresa. Si torna a "rimondare" e raccogliere le castagne. Il grembiale è tramontato, sostituito da capaci canestri. Ma il resto identico: rimondatura, raccolta, essiccazione, spuleggiatura e macinatura, castagnacci, mondine, ballotti, secchine, manifregoli, ciacci e polenta.
Nel Comune di Stazzema la tradizione del metato conta più presidi. Ad oggi questi in elenco: Pruno-Volegno con il metato della comunità, Pomezzana con i metati di Marco Viviani, di Moreno Gherardi e di Mara Gherardi -ben tre -, a Retignano con il metato di Simone Battistini, al Colle sopra località Orzale il metato di Raffaello Barsanti, a Terrinca il metato Al Turino di Debora Boccelli, sempre nella frazione di Terrinca in località Borra del Re di Debora e Marino Boccelli, infine a Farnocchia con il metato in località Carraglia del Ciari. Non manca, a Retignano, la spuleggiatrice antica di Massimiliano Bazzichi e al mulino antico di Pruno si aggiunge l'attività di quello della Unione dei Comuni installato a Palazzo della Cultura a Cardoso. Il mugnaio è il valente Egisto.
«Nel nostro Comune - commenta l'assessore alle tradizioni popolari Anna Guidi - la castagna è regina, una tradizione che ha ripreso vigore grazie alle comunità e a privati che comunque accolgono e mettono a disposizione. Nella circostanza informo che a breve saranno pubblicati i quattro volumi di Lido Gherardi, stazzemese e maestro di scuola elementare, nonché disegnatore raffinato. Nel terzo volume grande spazio va alla selva. Questa opera, pubblicata negli anni Novanta, è un tassello fondamentale del mostra archivio di memorie ed è imprenscindibile nella narrazione della nostra identità montanara. Un grazie a chi si fa carico delle varie fasi e ha speso energie a mantenere funzionanti le strutture. Grazie anche all'Unione dei Comuni che ha impiantato un macchinario nuovo, quest'anno a pieno regime».