Nell’ambito dell’annuale appuntamento “Welfair: Fiera del fare sanità” a Roma, l’Azienda USL Toscana nord ovest è stata individuata come realtà all’avanguardia nelle prevenzione e protezione della violenza nei confronti del personale socio-sanitario ed è stata chiamata, unica Asl del panorama nazionale, ad illustrare le azioni messe in campo negli ultimi anni in questo ambito.
L’importante rassegna, che si è svolta nella sede della Fiera di Roma nei giorni 4-5-6-7 novembre, è stata caratterizzata, all’interno del padiglione 9, da un ricco programma convegnistico e da un’ampia area espositiva in cui aziende, istituzioni e professionisti, decisori pubblici e privati, professionisti e rappresentanti dei diversi livelli della governance istituzionale hanno avuto modo di incontrarsi su temi cruciali della sanità, mettendo a confronto competenze, conoscenze e esperienze per l’elaborazione di soluzioni innovative e concrete, nonché di suggerimenti da proporre al Legislatore.
In particolare il 4 novembre, in uno degli spazi allestiti all’interno del padiglione, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Funzionano le misure per ridurre le aggressioni al personale sanitario?”, nel corso della quale sono stati passati in rassegna e discussi i principali interventi normativi, formativi e dissuasivi posti in essere da Parlamento, Regioni e Aziende sanitarie.
“Siamo molto orgogliosi – sottolinea la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani – di essere stati individuati come Azienda all’avanguardia nella prevenzione delle aggressioni e, in quanto tale e unica presente, onorati di aver rappresentato le aziende del sistema sanitario nazionale in quel contesto. Da anni la nostra Asl è costantemente impegnata nella prevenzione e protezione della violenza a danno dei lavoratori e delle lavoratrici. Ricordo il puntuale monitoraggio delle segnalazioni di aggressione e le opportunità di supporto psicologico e di consulenza legale a cui può accedere il personale vittima di violenza. Così come è importante evidenziare gli investimenti, tra gli altri, nell’installazione dei pulsanti di emergenza all’interno dei pronti soccorso e dei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura - SPDC - aziendali, oltre che nella dotazione di dispositivi indossabili per il personale della continuità assistenziale e per il personale infermieristico dell’assistenza domiciliare. Abbiamo messo in campo molte risorse, mi riferisco anche agli investimenti nel servizio di vigilanza privata, ma è importante evidenziare come elemento caratterizzante e qualificante il grande impegno nella formazione del personale”.
“Oltre ai corsi specifici per la gestione del rischio aggressione organizzati in Azienda, già di per sé fiori all’occhiello nel panorama sanitario – aggiunge il coordinatore della Rete aziendale Salute e sicurezza sul lavoro Massimo Ughi – grazie ai protocolli operativi firmati con le Prefetture di Livorno, Massa-Carrara e Pisa, abbiamo avuto modo di organizzare corsi congiunti con le Forze dell’Ordine, finalizzati a migliorare la conoscenza reciproca e, quindi, a rendere più efficiente il sistema di emergenza”. “Ma non è tutto rose e fiori – prosegue Ughi – ed è per questo che alla Fiera di Roma abbiamo rappresentato anche alcune proposte di revisione normativa che permetterebbero alle Aziende di gestire in maniera più efficace il tema delle aggressioni”.
In foto: Maria Letizia Casani e Massimo Ughi








