Giornata End Polio Now: al Rotary Club Viareggio Versilia, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, si è tenuta ieri serata di approfondimento per celebrare il Polio Day, la giornata simbolica istituita dal Rotary International per ricordare lo sforzo che da oltre quarant'anni lo vede impegnato in tutto il mondo per contrastare la poliomielite.
La serata ha avuto come tema "Il piano di eradicazione della poliomelite e nuovi orizzonti in ambito vaccinale". Relatore il Prof. Mauro Pistello, virologo ed autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali nonché Direttore Retrovirus e Sezione Virologia, Dipartimento di Ricerca Traslazionale all'Università di Pisa e Direttore Unità Operativa Complessa Virologia Universitaria dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Dopo l'introduzione del Presidente del Club Maurizio Andres, il professore ha ricordato l'inquadramento storico della poliomielite, che è stata descritta già nel 1789 e il cui primo focolaio risale negli USA al 1843. Esistono tre sierotipi di poliomelite (1,2 e 3) che non conferiscono cross-protezione ed il genere umana è la sola specie suscettibile. Prima dei vaccini il 100% circa della popolazione nei Paesi in via di sviluppo si infettava prima dei 5 anni di età. La vaccinazione di massa ha eliminato il poliovirus in molte aeree geografiche del mondo. Si riteneva che il poliovirus potesse essere eradicato nel 2000-2005 ma questo termine è stato poi posticipato.
La poliomelite è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. I virus, solitamente, penetrano nell'organismo per via orale e si localizzano prima nella faringe, poi si moltiplicano nell'intestino, provocando mal di gola, vomito, diarrea e infine febbre. Si diffondono nel sangue, per fermarsi nel tessuto nervoso, in particolare nel midollo spinale, dove possono provocare delle paralisi irreversibili in vari distretti muscolari come gli arti e i muscoli respiratori.
Quando un soggetto suscettibile entra in contatto con un virus della polio può verificarsi: una infezione inapparente (90-95% dei casi), un'infezione sintomatica non paralitica lieve (abortiva), un'infezione non paralitica grave e infine un 'infezione paralitica.
Non ci sono terapie antivirali specifiche e i vaccini disponibili sono il vaccino inattivato, dove i ceppi virali dei tre sierotipi sono stati uccisi con formalina, che viene somministrato per via intramuscolo, produce anticorpi sierici, non produce immunità locale e non previene l'infezione intestinale e impedisce la fase viremica essenziale per lo sviluppo della poliomelite. L'altro vaccino è quello attenuato, dove i ceppi virali dei tre sierotipi sono vivi e attenuati, che viene somministrato per via orale, produce sia risposta immune locale che sistemica e in circa 1 su 3 millioni di dosi può sviluppare la malattia maggiore quella paralitica.
Nell'ultima parte della relazione sono stati descritti i nuovi sviluppi in ambito vaccinale, con un inquadramento epidemiologico.