Cresce nella Zona Versilia l’offerta per la presa in carico dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer e da altri disturbi cognitivi, con l’apertura di un nuovo ambulatorio dedicato alle demenze da parte dell’unità operativa di Geriatria, diretta da Stefano Fascetti.
Questo servizio si aggiunge a quello già da tempo attivo nell’ambito dell’unità operativa di Neurologia diretta da Paolo Del Dotto, rivolto in particolare ai pazienti con declino cognitivo più anziani e con multiple comorbidità associate.
Del Centro per i disturbi cognitivi e le demenze - CDCD - della Versilia fanno parte non solo gli ambulatori dedicati della Neurologia - Martina Ulivi ed Elisabetta Belli - e della Geriatria - Ludovica Di Carlo -, ma anche un ambulatorio di Psicologia - Eleonora Pardini -, riservato alla somministrazione di test diagnostici neuropsicologici di secondo livello ed al percorso terapeutico di training cognitivo, e un ambulatorio di Psichiatria - Silvia Bacciardi - per la presa in carico di pazienti dementi con gravi turbe comportamentali.
Del CDCD fanno parte, inoltre, i servizi sociali e socio-sanitari delle Zona, in particolare nella fase di accoglienza e informazione - mediante l’attività degli attuali “Punti Insieme”, futuri PUA-Punti Unici di Accesso - ex Decreto ministeriale 77 del 2022 - e di definizione dei percorsi assistenziali di presa in carico, attraverso la valutazione multidimensionale da parte delle Commissioni multidisciplinari a ciò preposte - UVM/UVMD -.
Agli ambulatori del CDCD si accede dopo una prima valutazione specialistica dei pazienti negli ambulatori di Neurologia e Geriatria oppure su richiesta dei medici di medicina generale. Sono quindi gli specialisti di tali branche ad avviare i pazienti a questo percorso per la definitiva presa in carico.
L’ampliamento dell’offerta assistenziale clinica e socio-sanitaria renderà il CDCD della Versilia più adeguato a migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari e ad affrontare le sfide del futuro: una popolazione sempre più anziana, un numero di pazienti con demenze sempre maggiore ed un iter clinico-diagnostico sempre più complesso, anche con l’obiettivo di una selezione sempre più accurata dei pazienti con malattia di Alzheimer che potranno beneficiare delle nuove e complesse terapie in grado di rallentare la progressione di malattia
Foto: dottor Stefano Fascetti e dottor Paolo Del Dotto








