Lunedì 29 settembre è in programma l'ultimo appuntamento stagionale sulla terrazza del Palace Hotel di Viareggio. Devid Bracaloni presenta "Poetic patch" - L'Ancora Edizioni -. Modera Demetrio Brandi con l'intervento di Francesco Borraccini.
L'arte della parola e della scrittura si esalta sulla terrazza più bella della Versilia. Al Palace Hotel tornano gli appuntamenti del lunedì all'ora dell'aperitivo per il ciclo di incontri "Molla tutto e vivi i tuoi sogni". Un appuntamento classico ed imperdibile davanti agli splendidi tramonti estivi. La terrazza del Palace Hotel si trasforma in un'oasi informale, si anima con una nuova esperienza rilassante rivolta a turisti e residenti.
La raccolta poetica, pubblicata dalle Edizioni L'Ancora di Viareggio, è curata nella prefazione dal designer Prof. Giuseppe Paoli, storico e critico artistico-letterario. L'immagine di copertina è opera della pittrice campana Maria Landolfo, mentre quella di quarta di copertina è del grafico Alfredo Orlandi, già disegnatore di Martin Mystère.
Le liriche presenti in "Poetic Patch" sono state scritte nel corso degli ultimi dieci anni e la loro ispirazione deriva da fatti personali o della società e toccano tematiche molto sentite oggigiorno: la guerra, la religione, lo sport, gli animali, il tema della morte, il rapporto tra l'uomo e la donna o quello tra i giovani, il web e la tecnologia, fino a trattare di argomenti più leggeri. Ci sono anche poesie dedicate ad artisti e poeti del passato e alcuni haiku.
Ciliegina sulla torta del libro è poi la sezione dedicata a Viareggio e alla storia della canzone: "La Bimba che Aspetta", di cui Bracaloni è il paroliere, mentre la musica è del Maestro Delfo Menicucci. Il videoclip del brano su YouTube ha avuto migliaia di visualizzazioni. Segnaliamo anche due divertenti poesie in vernacolo viareggino.
"La silloge si intitola 'Poetic Patch' – commenta Bracaloni – , cioè 'Cerotto poetico', poiché la mia intenzione è curare le ferite dell'uomo attraverso la poesia, apponendovi una sorta di medicamento per l'anima. Il poeta, perciò, è colui che dovrebbe soccorrere il mondo, disinfettando e coprendo le sue ferite, attraverso una cura a base poetica. Ho scelto un titolo in lingua inglese, visto che la società mondiale necessita del medesimo trattamento. La poesia non è solo di chi sa buttare giù versi, ma di ogni essere umano e di ogni gesto, che egli compie con amore nei riguardi degli altri". "Ho voluto dedicare il libro agli ottant'anni di mia madre, ma un pensiero speciale va anche a mio padre, a trent'anni dalla sua scomparsa, e a mia moglie, che mi supporta con ottimi consigli in questa mia grande passione per la scrittura", conclude l'autore viareggino.