Nella mattinata di venerdì 5 dicembre, nella sede di Pisa della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, si è svolta la cerimonia di consegna dell'attestato di "Impresa Storica" a cinque imprese dei territori della Toscana Nord-Ovest. Festeggiano questo traguardo tre stabilimenti balneari, Bagno Martinelli Snc di Batori Maria Paola e Batori Maria Grazia (Viareggio), Bagno Coluccini di Antompaoli Barbara & C. s.n.c. (Pietrasanta), Bagno Battelli di Biondetti Massimo (Pietrasanta), un'officina meccanica per la produzione di macchine speciali per la lavorazione del legno, Paolino Bacci S.r.l (Cascina) e una struttura ricettiva del turismo Albergo Battelli di Valeria Battelli & C. S.a.s. (Pietrasanta).
A consegnare il prestigioso riconoscimento - che certifica il patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali che i fondatori hanno trasmesso alle generazioni successive – sono stati il presidente della Camera di Commercio, Valter Tamburini, il Sindaco del Comune di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, e l'Assessore alle attività produttive del Comune di Viareggio, Alessandro Meciani.
"Esprimo grande ammirazione per il percorso di queste imprese storiche e per l'esempio che offrono - commenta Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - Esse non celebrano soltanto il passare del tempo ma dimostrano anche che si può innovare senza recidere le radici, evolvere senza smarrire la propria identità continuando a generare valore economico e sociale. Sono sempre più convinto che la crescita economica sia, prima di tutto, rafforzamento della comunità e condivisione di valori da cui far nascere il futuro."
Nel territorio della Toscana Nord-Ovest sono 93 le aziende storiche, così ripartite: 58 a Lucca, 13 a Massa Carrara e 22 a Pisa. L'elenco completo con i profili delle aziende storiche è disponibile all'indirizzo https://www.unioncamere.gov.it/imprese-storiche
Il Registro Nazionale delle imprese storiche italiane è stato istituito da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e il coordinamento del Centro per la cultura di impresa nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. L'obiettivo di questo riconoscimento è di certificare il patrimonio di tradizioni, conoscenze e saperi cui sono legati da sempre lo sviluppo, la crescita e la promozione del territorio e premiare le imprese ultracentenarie che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il loro inestimabile patrimonio di competenze, nonché i valori fondanti del "fare impresa". Il Registro annovera tutte le imprese, qualunque sia la loro forma giuridica ed il settore economico di attività, che risultino iscritte al Registro Imprese con continuità nello stesso settore merceologico da almeno 100 anni. L'iscrizione è gratuita ed aperta a tutti i tipi di impresa. Le adesioni al Registro avvengono su base volontaria a seguito della partecipazione ad appositi bandi online pubblicati periodicamente da Unioncamere. Ad oggi sono oltre 2.600 le imprese italiane che possono fregiarsi di un'attività secolare, documentate nel Registro.
Profilo storico delle imprese
Paolino Bacci S.r.l. - Sede: Cascina (PI)
Officina meccanica per la produzione di macchine speciali per la lavorazione del legno
Dopo aver frequentato le scuole professionali (il cosiddetto "avviamento") Paolino Bacci venne assunto come operaio presso la O.M.T. (Officine Meccaniche Toscane), con sede a Pontedera, produttrice di macchine agricole. Diventò qui ben presto capo reparto. Nel 1918, Paolino, intravedendo possibilità sul territorio decise di mettersi in proprio allestendo a Cascina un piccolo capannone nel quale la moglie e le sorelle producevano sapone (altra attività della famiglia Bacci all'epoca), mentre lui si dedicava alla produzione di seghe a nastro per il taglio del tavolame. La sega a nastro era infatti all'epoca una macchina basilare per l'industria del mobile e quindi molto richiesta. Queste macchine venivano costruite con criteri di grande robustezza e caratteristiche di affidabilità. Alle seghe a nastro venne in seguito affiancata la produzione di pialle a filo (il popolare "sbozzino"), pialle a spessore e toupie. Tutte macchine fondamentali al tempo per i produttori di mobili cascinesi, che nel frattempo continuavano a crescere anche grazie alla nuova strumentazione. Mentre la produzione di famiglia continuava, il figlio di Paolino, Giuseppe Bacci, dopo il servizio militare venne assunto dalla Piaggio di Pontedera, dove presto raggiunse la posizione di capo reparto dando prova di grandi capacità tecniche. Nel tempo libero collaborava con il padre disegnando nuove macchine per la Bacci. Alla fine della Seconda guerra mondiale Giuseppe entrò a tempo pieno nell'impresa di famiglia. Grazie al suo contributo l'azienda decise di concentrarsi su una produzione di nicchia: non più quindi macchine convenzionali, troppo esposte alla concorrenza, bensì macchine più specializzate, rivolte alla produzione in serie di determinati componenti. Il settore su cui ci si orientò fu quello della sedia in legno, che negli anni '50 vide nascere una grande concentrazione produttiva in Friuli. Giuseppe Bacci rivoluzionò con macchine sempre più innovative le tecnologie produttive della sedia e questo in pochissimi anni, fino al 1966 (data della sua morte). Nel giro di qualche decennio, in seguito al crollo della produzione di sedie in Italia e alla concorrenza dei produttori asiatici (Cina, Taiwan), nei primi anni '90 l'azienda iniziò a focalizzarsi sulla produzione di 'centri di lavoro a controllo numerico a 5 assi interpolati', le cui applicazioni andavano oltre il campo della sedia. Si trattava di una tipologia di macchine caratterizzata da una grande flessibilità di impiego, che consentiva all'azienda di rivolgersi ai produttori di mobili, ai modellisti, ai produttori di barche, di fucili ecc. nonché di poter entrare nella produzione di componenti in plastica, alluminio e materiali compositi. Oggi, insieme ai macchinari CNC per la lavorazione del legno e non solo, l'azienda, tramite la consorella "Bacci Automation" ha iniziato a inserirsi anche nell'ambito dell'automazione e integrazione robotica nei processi industriali.
Bagno Martinelli Snc di Batori Maria Paola e Batori Maria Grazia Sede: Viareggio (Lucca) Stabilimento balneare
La storia dello stabilimento inizia nel 1923, quando Angelina Tognetti, sposata Martinelli, decise di intraprendere l'avventura imprenditoriale nel settore balneare. Donna coraggiosa e visionaria, Angelina coinvolse i suoi cinque figli - Giuseppe, Gina, Carlo, Emilia e Gino – nella sfida che inizialmente sembrava un modesto progetto ma col tempo avrebbe rappresentato l'attività di famiglia. Il 1929 segnò una svolta fondamentale nella storia dello stabilimento. Con enormi sacrifici economici e un'incredibile determinazione, Angelina trasformò quella che era una semplice baracca di legno e canniccio in un elegante edificio in stile Liberty. Il Bagno Martinelli con la sua nuova veste divenne così uno dei gioielli architettonici della passeggiata a mare di Viareggio (l'edificio è stato infatti riconosciuto come patrimonio culturale dalla Sovrintendenza). Durante gli anni Trenta un devastante incendio distrusse completamente le cabine in legno e tutto il materiale di arredo dello stabilimento. Fu un colpo durissimo. Con il supporto economico di amici e una determinazione incrollabile, la famiglia Martinelli ricostruì nuovamente tutto, riportando lo stabilimento al suo antico splendore. Ma con l'arrivo della Seconda guerra mondiale ci si trovò nuovamente di fronte a una sfida. La posizione strategica di Viareggio e la possibilità di sbarchi nemici costrinsero la famiglia a una decisione drammatica: smantellare completamente lo stabilimento, tavola per tavola, per consentire eventuali operazioni militari sulla spiaggia. Questo periodo di forzata inattività terminò insieme al finire della guerra. La famiglia Martinelli si rimboccò nuovamente le maniche, ricostruendo la struttura e ricreando l'atmosfera di accoglienza e serenità che aveva caratterizzato lo stabilimento prima della guerra. Piano piano, con la stessa passione che aveva animato la nonna Angelina, l'attività riprese vita e nei decenni si è tramandata di generazione in generazione. Oggi lo stabilimento è gestito da Maria Paola e Maria Grazia Batori, figlie di Emilia Martinelli, rappresentanti la terza generazione della famiglia imprenditoriale. Nel 2010 la splendida facciata in stile Liberty, dopo decenni di esposizione agli agenti atmosferici marini, è stata sottoposta a completo restauro, sapientemente eseguito nel rispetto delle caratteristiche architettoniche originali.
Bagno Coluccini di Antompaoli Barbara & C. s.n.c. - Sede Pietrasanta (Lucca)
Stabilimento balneare
Nel cuore della Versilia, tra la pineta della Versiliana e il mare, sorge il Bagno Coluccini. Venne avviato ai primi del '900 da Alberto Coluccini, insieme alla moglie Adele Lombardi, per mezzo di una modesta struttura in legno che accoglieva, nelle giornate di riposo, gli artigiani e i lavoratori del marmo di Pietrasanta. Nasceva così, sulla spiaggia di Fiumetto, un primo punto di ristoro e svago per scalpellini, artisti e pannisti. Negli anni '20, la figlia Bianca e il marito Giovanni Giusti intuirono che il turismo balneare stava nascendo. Costruirono un primo albergo accanto allo storico chalet in legno che fu spostato sulla spiaggia per ospitare i custodi dello stabilimento. Gli anni '30 portarono poi le prime cabine, gli ombrelloni, le sdraio. Prendeva forma così lo stabilimento balneare. Il secondo conflitto mondiale interruppe bruscamente lo sviluppo turistico, ma non piegò lo spirito della famiglia. Fu la nuova generazione, rappresentata da Alberto Giusti e da sua moglie Maria Berta Berti, affettuosamente conosciuta come "Lalla", a rilanciare l'attività nel secondo dopoguerra. Negli anni '50 e poi nel pieno del boom economico degli anni '60, il Bagno Coluccini divenne meta sempre più ambita: accanto alla clientela italiana, giunsero turisti da tutta Europa – inglesi, tedeschi, olandesi – affascinati dalla bellezza della costa e dall'accoglienza familiare. Di generazione in generazione proseguì nell'attività di famiglia Giovanna, figlia di Lalla, insieme al marito Mauro Antompaoli. Oggi lo stabilimento balneare è affidato a Barbara Antompaoli e a suo figlio Jacopo, la sesta generazione.
Albergo Battelli di Valeria Battelli & C. S.a.s. - Sede: Pietrasanta (Lucca)
Struttura ricettiva del turismo
Le origini dell'Albergo Battelli sembrano risalire a fine '800 quando Raffaello Battelli, intraprendente commerciante di manufatti in marmo e bisnonno degli attuali proprietari, edificò una villa destinata alla propria famiglia a Motrone, nelle immediate vicinanze del mare e della pineta. Con il tempo, la zona cominciò a popolarsi: sorsero trattorie, piccole attività commerciali e i collegamenti con la spiaggia di Pietrasanta furono garantiti inizialmente da diligenze, poi dalla tramvia elettrica inaugurata nel 1914, segnando un punto di svolta per il turismo locale. Superata la Prima guerra mondiale Arturo Battelli, uno dei cinque figli di Raffaello, rientrato dal fronte, trasformò la villa di famiglia in Pensione Battelli, avviando ufficialmente l'attività ricettiva nel 1920, insieme alla moglie e ai figli. Contestualmente, l'arenile venne attrezzato e reso fruibile anche agli ospiti della pensione, segnando così l'inizio dell'attività balneare che da allora si è sviluppata in modo parallelo e sinergico a quella ricettiva. Durante la Seconda guerra mondiale, l'edificio fu requisito dalle truppe tedesche e destinato a sede di comando. Terminato il conflitto, fu temporaneamente trasformato in ospedale militare americano. Alla morte di Arturo Battelli, avvenuta il 2 febbraio 1945, la gestione dell'attività passò nelle mani della moglie e, a partire dalla stagione estiva 1946, della figlia Valeria, appena diciottenne, che prese in carico la pensione. Gli ospiti dell'epoca erano famiglie che trascorrevano lunghi soggiorni estivi, apprezzando l'atmosfera familiare e l'ospitalità discreta. Nel 1952 fu deciso di ampliare l'attività con la costruzione di un secondo edificio dotato di comfort moderni. Il progetto fu affidato a Felice Biondetti che successivamente divenne suocero di Valeria e nonno degli attuali titolari, Massimo e Nicoletta. Valeria, scomparsa nel 2021, ha gestito l'albergo per molti anni insieme al marito Mario Biondetti (deceduto nel 1996) e al figlio Massimo. Fino al 2010, l'impresa ha proseguito sotto la loro direzione, mantenendo vive le tradizioni familiari, il senso di accoglienza e la passione per il mestiere. Nel 2017, la gestione dell'albergo è stata affidata a terzi, per garantire la continuità dell'attività nel rispetto della sua storia e identità. Massimo Battelli continua però ancora oggi l'attività imprenditoriale familiare presso lo stabilimento balneare Bagno Battelli, legando il proprio operato a una lunga tradizione di accoglienza e valorizzazione del territorio versiliese.
Bagno Battelli di Biondetti Massimo - Sede: Pietrasanta (Lucca)
Stabilimento balneare
Dal 1920 la famiglia Battelli, successivamente Biondetti, ha gestito generazione dopo generazione la struttura ricettiva denominata Albergo Battelli, alla quale è collegato un arenile demaniale posizionato di fronte, che inizialmente era accessibile solamente agli ospiti dell'albergo e che oggi è aperto anche ai villeggianti che non alloggiano presso la struttura alberghiera. Come per l'albergo, anche il lido annesso ha attraversato gli anni più burrascosi della storia italiana, superando due conflitti mondiali e adeguandosi alle nuove richieste del mercato. Nel tempo l'attività dell'albergo, oggi data in locazione, è stata separata giuridicamente da quella dello stabilimento balneare, entrambe ancora di proprietà della famiglia Battelli-Biondetti, ma comunque sempre connesse dal profondo legame storico e dalla sinergia con cui collaborano per offrire il miglior servizio possibile alla clientela. Quella della famiglia Battelli-Biondetti è un'attività turistica, sviluppatasi negli anni sia sotto il profilo alberghiero che sotto quello balneare.








