Si è sempre mantenuto a livello 1, su una scala da 0 (assenza) a 3 (alto), il grado di presenza della zanzara tigre che anche quest'anno il Comune di Pietrasanta sta monitorando da giugno, attraverso la ditta specializzata Synema che restituisce all'ente report bisettimanali, l'ultimo dei quali datato 28 luglio. Su tutto il territorio, in diverse aree urbane strategiche, sono state posizionate complessivamente 14 stazioni di campionamento con ovitrappole che la ditta controlla una volta ogni due settimane, avvalendosi poi del supporto di un biologo per analizzare i dati raccolti e indicare al Comune eventuali attività da intraprendere.
"Monitorare regolarmente la diffusione di questi insetti – sottolinea l'assessore all'ambiente, Tatiana Gliori – è fondamentale per proteggere la salute della popolazione e gestire con razionalità gli interventi di contenimento. Diverse specie di zanzare, come la zanzara comune e la "tigre", possono trasmettere virus e malattie e oggi, con il livello di attenzione che si è alzato anche in Italia, identificare tempestivamente la presenza e la densità delle vettrici è ancora più importante per prevedere il rischio di focolai di West Nile o Dengue".
Il monitoraggio sul territorio di Pietrasanta proseguirà fino alla fine di settembre e proprio sulla "febbre del Nilo" e il virus Usutu, l'Azienda Usl Toscana nord ovest ha diffuso nei giorni scorsi una nota informativa per sensibilizzare la popolazione e promuovere comportamenti responsabili a tutela della salute pubblica. L'Asl ha ribadito l'importanza di adottare misure di prevenzione sia a livello individuale, sia ambientale, con uso corretto di repellenti cutanei specifici, messa in sicurezza degli ambienti domestici attraverso zanzariere e sistemi di ventilazione ed eliminazione dei ristagni d'acqua nei sottovasi, nelle grondaie o in contenitori scoperti. Fondamentale anche l'attenzione ai sintomi: in caso di febbre, cefalea, spossatezza o dolori muscolari, rivolgersi al medico o al pediatra di famiglia, in particolare per i soggetti più fragili come anziani e immunodepressi.