Le associazioni Ecologiste e Civiche non hanno digerito la recente nuova approvazione da parte del Consiglio Comunale di Seravezza del Pabe del Canale delle Gobbie e dunque proseguono nella loro opera di contestazione.
“Prima dell'ultimo Consiglio Comunale avevamo inviato una nota informativa ai consiglieri di Seravezza per invitarli a riflettere sulle decisioni che erano chiamati ad assumere dal funzionario comunale. Abbiamo sicuramente contribuito a fare chiarezza e ne abbiamo avuto riscontro nel posizionamento dei gruppi di minoranza”, dichiara Rosario Brillante del Comitato Indipendente per la Trasparenza, l’Informazione e la Partecipazione Cipit Seravezza. ”Quello che non abbiamo capito e se questi consiglieri che danno sponda sulla vocazione ad aprire cave, senza alcun beneficio per la collettività, da parte del duo Alessandrini - Silicani abbiano realmente letto i 104 file della pratica predisposta dall’Arch. Tenerini. Si è trattato di una forma di autotutela da parte del funzionario che non ha inteso assumersi responsabilità diretta nell’eseguire la volontà dell’assessore Silicani e, visto che dal parere d'ufficio ha spostato l'asse sulla decisione del Consiglio Comunale, ha rimesso a loro la propria responsabilità di tutto. Con l’approvazione del Piano delle Gobbie, l'Arch Tenerini ha chiesto che fossero loro a garantire il rispetto delle previsioni degli strumenti sovraordinati di pianificazione e la compatibilità con i vincoli paesaggistici e ambientali gravanti sull’area; e che proprio per l’assenza di questo rispetto è stato di fatto demolito per inappropriatezza e impraticabilità dalla Conferenza di Servizi.”
Brillante muove anche una critica ai Presidenti del Parco e della Provincia: “E' gravissima l’assenza dal procedimento della Provincia di Lucca e del Parco delle Apuane. Marcello Pierucci e Andrea Tagliasacchi, entrambi a capo di giunte sostenute dal Pd, se ne sono lavati le mani a favore della volontà di Alessandrini di andare avanti costi quello che costi? Ci chiediamo se il Parco può sottrarsi dal dovere di esprimete il parere VIncA che ha la finalità di valutare gli effetti che quel piano e l’attività che ne conseguiranno può generare sui siti a protezione e conservazione speciale della rete Natura 2000 e di una vasta rete di reticoli acquiferi di enorme valore idrico?"
Brillante muove una critica al Presidente della Provincia e al Pd: “Chi guida la Provincia ha più a cuore il rapporto con Alessandrini che la tutela dell’ambiente? Chiediamo al Pd se ha qualcosa da dire su questo non agire inqualificabile. I due incarichi amministrativi non sono frutto di elezioni popolari ma questo non significa che non possano essere chiamati a rispondere alla società civile, e anche dai partiti dei quali sono espressione, del proprio operato”.
Con queste considerazioni il movimento ecologista e civico, che segue le vicende delle montagne apuane e del settore lapideo, annuncia di avere allo studio “oltre che ad una legittima chiamata a fornire spiegazioni anche a precise iniziative nelle sedi competenti”.
La conclusione da parte di Cipit: “Quando intenderanno i consiglieri comunali prendere atto che è loro dovere rivedere tutte le delibere approvate, pro accordo di cessione delle montagne all'Henraux Spa incluse quelle di questo Pabe, che entrano in contrasto con la decisione del Giudice che ha sentenziato quali venuti meno i poteri di gestione in capo al Comune delle proprietà collettive site nel Comune di Seravezza. Chi non è in accordo con il Giudice è già stato informato: può ricorrere al Tribunale di Lucca, dunque non si affanni in improbabili appelli avversi al Commissario. Le probabilità di rigetto sono elevatissime”.








