"Via Sarzanese - SS 439 -, arteria che attraversa le frazioni di Piano del Quercione, Bozzano e Quiesa, è diventata negli anni un vero e proprio "imbuto viario". Il traffico intenso, soprattutto nelle ore di punta, non solo rallenta gli spostamenti dei residenti e dei pendolari, ma rappresenta oggi una seria minaccia per la salute pubblica". Marzia Lucchesi e Pietro Bertolaccini, consiglieri comunali di Massarosa, intervengono per richiamare l'attenzione dell'Amministrazione e dell'intero Consiglio sulla necessità di agire in maniera concreta e condivisa.
Il traffico e i rischi per la salute. "Le automobili ferme in fila rilasciano gas nocivi che ristagnano tra le case, creando un ambiente malsano. "Respiriamo gas ogni giorno: i bambini tossiscono e molti anziani soffrono di difficoltà respiratorie", racconta una madre di Quiesa. L'allarme non è solo percepito dai cittadini: dati scientifici e misurazioni ufficiali confermano la gravità della situazione. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), le polveri fini (PM₂.₅ e PM₁₀) e i gas di scarico diesel sono cancerogeni certi per l'uomo. Le stazioni ARPAT della vicina Viareggio registrano frequentemente superamenti dei limiti giornalieri di PM₁₀, mentre a Lucca i livelli medi annui di PM₂.₅ (12,3 µg/m³) risultano oltre il doppio della soglia OMS (5 µg/m³). Numeri che descrivono una situazione già critica per la salute dei cittadini di Massarosa".
Promesse rimaste sulla carta. "La Variante Sarzanese è stata inserita nel Piano Strutturale già nel 2011. Da allora, però, non è stato realizzato alcun intervento strutturale significativo. Solo alcune opere tampone, come rotatorie, marciapiedi e attraversamenti pedonali, hanno temporaneamente migliorato la viabilità locale, senza però ridurre i rischi per la salute o risolvere il problema del traffico intenso. Esempi virtuosi: Stiava e Camaiore. Non serve guardare lontano per capire come agire in maniera efficace. A Stiava e Camaiore, la realizzazione delle rispettive varianti ha portato benefici tangibili: traffico ridotto nei centri abitati; diminuzione dello smog e miglioramento della qualità dell'aria; attività economiche locali non penalizzate, anzi con un contesto più vivibile per residenti e visitatori. Questi esempi dimostrano che interventi strutturali mirati possono coniugare salute pubblica, sicurezza stradale e sviluppo economico".
La proposta concreta dei consiglieri. "Oggi, come consiglieri comunali, riteniamo indispensabile: Inserire la Variante Sarzanese nel nuovo Piano Strutturale; Avviare un progetto di fattibilità tecnico-economica, necessario per definire percorsi, costi e tempistiche; Cercare finanziamenti regionali, statali ed europei per rendere finalmente realizzabile un'opera attesa da oltre un decennio". "Non si tratta solo di viabilità - spiegano Lucchesi e Bertolaccini - ma di tutela della salute pubblica. La concentrazione di gas di scarico è insostenibile. Gli esempi di Stiava e Camaiore dimostrano che si può intervenire senza danneggiare le attività locali. È il momento di agire."
Un impegno condiviso per il futuro. "La Variante Sarzanese non è solo un progetto urbanistico: è una priorità di salute pubblica e di futuro della comunità. Gli amministratori locali devono agire con responsabilità, lavorando insieme a maggioranza e opposizione per garantire alle future generazioni una comunità più salubre, sicura e vivibile". "Inserire la variante nel Piano Strutturale, avviare la fattibilità e cercare i finanziamenti necessari rappresenta un passo concreto verso un obiettivo condiviso — concludono Lucchesi e Bertolaccini — È un dovere civico e morale: ogni giorno perso significa esporre cittadini, bambini e anziani a rischi evitabili. Lavoriamo tutti insieme per dare loro un futuro migliore."
Consiglieri Comunali
Marzia Lucchesi
Pietro Bertolaccini