La bandiera della Palestina e la scritta: “Oggi è domenica domani si muore a Gaza”. Si ispira a Pier Paolo Pasolini lo scultore pietrasantino Stefano Pierotti, per lanciare da Lucca la sua denuncia contro qua sta accadendo nella Striscia. Fatti che l’artista definisce “riprovevole, disumano e indicibile”. A rendere ancor più eclatante la denuncia di Pierotti c’è il fatto che abbia deciso di usare (ancora una volta) “Oltre le Radici”, la scultura realizzata nel 2019 a Lucca e da allora posizionata di fronte a Porta Sant’Anna, all’esterno delle Mura.
Un’opera commissionata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per omaggiare i 50 dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, ma ben presto diventata una sorta di “megafono” per le denunce dell’artista versiliese.
“E’ da tanto – dice - che volevo andare ad intervenire nuovamente sulla mia scultura, ma non volevo apparire come un opportunista sfruttando un tema così enorme e delicato. Oggi (venerdì 23 maggio, ndr) ho sentito però l'urgenza di esprimermi a favore di Gaza, perché quello a cui stiamo assistendo è riprovevole, disumano e indicibile”.
I PRECEDENTI
Come detto, non è la prima volta che Pierotti utilizza quella scultura di Lucca per far sentire la sua voce. La prima volta fu nel maggio 2021, meno di due anni dopo l’inaugurazione dell’opera. Quella volta Pierotti staccò alcune parti della sua creazione, realizzando con vernice di colore bianco la frase ripresa appunto da Pier Paolo Pasolini “Oggi è domenica domani si muore”. Nella circostanza l’artista intendeva protestare per la collocazione della scultura, che lui avrebbe voluto all’interno del centro storico e non sui viali di circonvallazione. Nel marzo 2023 il bis con un’aggiunta alla frase, trasformata in “Oggi è domenica domani si muore in mare”, in segno di protesta contro le morti in mare dei migranti. Pochi giorni prima, nello specifico, un barcone era affondato a Cutro, provocando la morte di circa 70 persone. Venerdì, venendo ad oggi, il terzo messaggio in difesa del popolo palestinese. Nella tarda mattinata il Comune, che ha appreso con forte disappunto del nuovo “blitz” di Pierotti, ha piazzato sulla maxi aiuola che ospita la scultura due grossi vasi di piante, con l’intento di coprire almeno in parte la nuova scritta.