Il Comune di Stazzema esprime profonda preoccupazione in merito agli effetti della nuova Legge 131 del 2025, con cui il Governo ha ridefinito i criteri di classificazione dei comuni montani. La normativa introduce infatti una semplificazione estrema dei parametri, limitandoli all'altitudine del centro abitato principale e alla pendenza media del territorio comunale, superando un sistema più articolato che considerava anche superficie montana, accessibilità, isolamento, condizioni socio-economiche, tradizione storica e caratteristiche geografiche.Una revisione così drastica rischia di creare una situazione di incertezza per migliaia di comuni italiani, molti dei quali — pur collocati in aree montane e con evidenti problematiche strutturali — potrebbero non rientrare più nei requisiti della nuova classificazione. Tra questi, risultano coinvolti anche diversi comuni toscani.«Siamo fortemente preoccupati - commenta il sindaco di Stazzema Maurizio Verona -. La legge è stata approvata, ma anche se mancano ancora i decreti attuativi migliaia di comuni si ritrovano già in un limbo e spaesati: non sanno se saranno ancora considerati montani o se, pur trovandosi in zone che lo sono a tutti gli effetti, rischiano di perdere un riconoscimento che non è accessorio ma fondamentale. Se venissero confermati i criteri attuali, molti territori dell'arco appenninico finirebbero esclusi da agevolazioni fiscali, bandi specifici e misure necessarie a mantenere servizi essenziali. È una prospettiva sconcertante, che genera molta inquietudine tra i sindaci dei comuni montani. Occorre intervenire subito - conclude il primo cittadino di Stazzema - per correggere una norma che, così com'è, introduce criteri penalizzanti e non rispondenti alla realtà geografica e sociale dei nostri territori. Chiediamo che il Governo ascolti i territori e le associazioni che si sono già espresse, perché non possiamo permettere che aree fragili e svantaggiate vengano ulteriormente indebolite.». La preoccupazione nasce dal fatto che il riconoscimento di "comune montano" non ha valore simbolico, ma incide su aspetti sostanziali come fiscalità agevolata, accesso a bandi dedicati, fondi per la manutenzione dei servizi essenziali, oltre a misure contro lo spopolamento e per il sostegno allo sviluppo locale.In questo contesto, le principali associazioni degli enti locali, tra cui Anci e Uncem, hanno già manifestato la propria contrarietà ai nuovi criteri, ritenuti inadeguati a rappresentare la complessità delle aree montane italiane e potenzialmente dannosi per molte amministrazioni dell'arco appenninico.
Il comune di Stazzema esprime forte preoccupazione per i nuovi criteri sui comuni montani che rischiano di escludere centinaia di territori
Scritto da Redazione
A. Versilia
13 Dicembre 2025
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