Andrea Tagliasacchi
Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane
spm
I recenti provvedimenti che hanno coinvolto l’Ente da Ella presieduto dimostrano in modo inequivocabile quanto la sua impostazione politica si stia rivelando non adatta a ricoprire il
ruolo di Presidente del Parco.
Elenchiamo brevemente quelli in cui è stato protagonista:
- rilascio del nulla osta per i PABE dei bacini 9 e 11 (Valsora e Carchio-Capraia-Madielle) nel Comune di Massa peraltro denunciata dal Club Alpino Italiano: nonostante le osservazioni presentate e le stesse schede tecniche abbiano messo in evidenza come l'escavazione programmata di nuove cave e l'espansione di volumetria di altre già esistenti rappresentino un incontestabile rischio per l'ecosistema delle Apuane massesi, soprattutto per l’intercettazione delle sorgenti per l’escavazione in Cresta degli Amari e la presenza di un’oasi ambientale in cava Valsora
e quelli in cui è stato assente ingiustificato,
- omessa produzione della Valutazione d'Incidenza dovuta per la legge in occasione dell'approvazione del PABE del Canale delle Gobbie nel Comune di Seravezza nel tentativo
grottesco di attuare la pratica del “silenzio assenso”,
- estremo ritardo e carenza di intervento rispetto alle decine e decine di denunce di trasgressioni nel settore estrattivo che hanno determinato un’ingiustificata e vertiginosa riduzione
del numero delle ordinanze di sospensione e delle sanzioni, col ragionevole dubbio che parallelamente vi sia stata una diminuzione dell’attività di controllo,
- mancato rispetto dell’impegno preso a gennaio e poi a giugno 2024 di rispondere alle richieste formulate dalle organizzazioni ambientaliste fra cui:
condividere la gestione e le scelte del Parco con Cittadini, Associazioni e Comitati;
introdurre nel nuovo Piano integrato il limite di non scavare sotto le aree natura 2000 per tutelare la biodiversità che il Parco ospita e le cavità carsiche dove si raccoglie l'acqua
che disseta la costa toscana nord fino alla pianura pisana;
sviluppare atti e iniziative per accelerare l’approvazione del Piano Integrato, anche con l’ausilio della spinta popolare delle forze ambientaliste.
Auspicando questa volta una risposta Le chiediamo: come mai non ha ancora agito per pretendere l’applicazione della legge del Restauro della Natura di recente approvata dal Parlamento Europeo e gli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana al fine di recuperare la superficie del Parco ridotta dalla Regione Toscana nel 1997 per consentire l'attività di escavazione?
alla carenza di impulso alla creazione di fonti economiche sostenibili: cala la popolazione residente nei comuni dove prevale la mono cultura del marmo, cala il numero di addetti diretti impegnati nel settore lapideo, si è ridotto drasticamente il numero di segherie e dei laboratori di trasformazione mentre crescono in misura esponenziale i ricavi delle aziende, dimostrazione che viene permesso che il patrimonio del nostro territorio venga depredato a favore di pochi e l’Ente che Ella governa pare porsi più a difesa degli interessi economici delle imprese e degli interessi "politici" dei sindaci locali, che dalla parte dell'ecosistema, stiracchiando norme e regolamenti.
Ed altrettanto grave mancanza, per il ruolo che ricopre, è l’assoluta assenza di iniziativa politica e propositiva in direzione del Comuni per ottenere una puntuale quantificazione del
materiale lapideo estratto, e per sopperire alla mancanza di dati e di procedure certe per la quantificazione del marmo effettivamente trasformato in zona in prodotto semilavorato e finito.
Il quadro rappresentato si configura come una rinuncia da parte dell’Ente Parco a svolgere il suo essenziale compito di promozione del benessere economico delle popolazioni residenti. Ciò ne annulla la funzione di scopo e rende il suo ruolo di equilibrio tra interessi in conflitto tra loro assolutamente ininfluente. In tal modo di fatto se ne rende superflua la presenza nel mentre il territorio da proteggere è sottoposto ad una aggressione estrattivista a favore di pochi.
In attesa di cortese riscontro, inviamo distinti saluti
Castelnuovo in Garfagnana, 20 Novembre 2025
Amici della Terra Versilia
Apuane Libere ODV
CIPIT Seravezza - Comitato Indipendente per la Partecipazione l’Informazione e la Trasparenza
Comitato Custodi della Ceragiola
Comitato Le Voci Degli Alberi
Comitato Ugo Pisa
Coordinamento Ambientalista Apuoversiliese
Italia Nostra Versilia
WWF Alta Toscana








