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Scritto da Redazione
Cronaca
14 Ottobre 2022

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I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Lucca hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni, anche per equivalente, emesso dal GIP del Tribunale di Lucca per un valore complessivo di circa 335 mila euro, nei confronti di una onlus operante nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria nel territorio versiliese, che si è resa responsabile di violazioni alla normativa fiscale.

In particolare, l’operazione trae origine da un’attività condotta dalle fiamme gialle del gruppo di Viareggio nei confronti della citata associazione, che ha permesso di appurare, grazie all’esame della documentazione contabile, nonché delle “buste paga” rilasciate ai dipendenti (complessivamente 69) e dei modelli CUD estratti dalla banca dati “Serpico”, come la stessa onlus avesse operato, per l’annualità 2018, le prescritte ritenute sugli stipendi pagati omettendo, tuttavia, di versarle successivamente all’erario.

Di tale evenienza veniva informata la procura della Repubblica di Lucca che, alla luce delle risultanze investigative raccolte, richiedeva e otteneva dal GIP del locale Tribunale il provvedimento cautelare eseguito in questi giorni dai finanzieri, con il sequestro di beni nella disponibilità dell’associazione e, più precisamente, di disponibilità bancarie e di un immobile ubicato a Marina di Pietrasanta, fino a capienza dell’intera somma sottratta al fisco.

Il servizio complessivamente sviluppato, sulla scia di altre recenti inchieste, testimonia ancora una volta l’impegno della Procura della Repubblica di Lucca e della Guardia di Finanza nella sinergica azione di contrasto ad ogni forma di evasione fiscale, che trova nell’aggressione patrimoniale dei soggetti responsabili dei reati tributari la forma più incisiva di ristoro dei primari interessi dell’Erario.

Si precisa che la misura è stata applicata sulla scorta delle evidenze probatorie sinora acquisite, nell’ambito della fase delle indagini preliminari; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza. 

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