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Scritto da lucia paolini
Cronaca
16 Gennaio 2024

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I pescatori di Viareggio sono sul piede di guerra dopo l'ennesimo incidente che ha coinvolto l’ennesimo peschereccio. Domenica sera l'imbarcazione della flotta Milù è riuscita dopo molte manovre, a liberarsi dopo essersi incagliata pericolosamente. Ieri tutte le barche sono rimaste ancorate al porto, e i pescatori hanno minacciato azioni drastiche se la situazione non si risolverà in modo tempestivo.

Non è solo una protesta, nessuno vuole più uscire, rischiando la barca e anche la vita.

La rabbia della comunità è palpabile, e i pescatori sono giunti a una svolta cruciale. Una possibile scelta è quella di mollare definitivamente la pesca nelle acque locali e spostarsi in altri porti come Marina di Carrara, La Spezia o Livorno. Questa decisione drastica è l'ultima risorsa che resta ai pescatori di fronte alle continue difficoltà incontrate nel porto di Viareggio.

Il presidente Giani, aveva rassicurato sulla risoluzione della situazione, affermando che la draga Aurieldo stava operando per ripristinare la navigabilità del porto. Tuttavia, la delusione è palpabile poiché la draga è ferma in banchina da due giorni, dimostrando che la situazione non è affatto risolta come dichiarato.

La speranza è ora riposta nell'arrivo di una nuova e più potente draga prevista per marzo. Tuttavia, molti pescatori temono che le loro imprese non sopravvivranno altri due mesi di fermo forzato. Le accuse contro l'autorità portuale e la regione sono severe, con i pescatori che denunciano l'inadeguato dragaggio eseguito negli anni. La banchina commerciale, inaugurata nell'estate del 2020 con una profondità di sei metri, è ora quasi sommersa da una spiaggia, coprendo persino i parabordi.

La comunità di pescatori di Viareggio è determinata a far sentire la propria voce e a ottenere soluzioni immediate per garantire la sicurezza delle operazioni di pesca e la sopravvivenza delle loro imprese. La situazione è critica, e il futuro delle attività di pesca a Viareggio pende su un filo sottile, in attesa di risposte e azioni concrete da parte delle autorità competenti.

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