"La scadenza del mandato dei Revisori dei Conti e' una procedura che, da sempre, viene gestita fisiologicamente e senza alcuna problematica di sorta da tutti gli enti locali anche perchè è precisamente regolato dal Testo Unico degli Enti Locali che, al suo art. 235, prevede anche l'istituto della proroga delle funzioni in attesa della formalizzazione delle operazioni utili all'entrata in carica dei membri chiamati a sostituire chi ha portato a conclusione il mandato precedente e non è rieleggibile. Pertanto, se il Comune di Viareggio ha deciso di rinviare l'approvazione del bilancio, la motivazione non può essere giustificata dalla scadenza dei revisori contabili ma evidentemente da altre ragioni". Così Massimiliano Baldini, ex Consigliere Regionale della Lega.
"Le ragioni, a mio personale avviso, sono da ricercarsi nelle estreme difficoltà politiche che ormai da parecchi mesi attraversa il Sindaco di Viareggio che è privo della sua maggioranza - tanto è vero che, fino ad oggi, non ha più convocato i Consigli Comunali dal settembre scorso - perchè i suoi Consiglieri Comunali gli hanno fatto venir meno la fiducia passando nel gruppo misto come del resto gli stessi Assessori che hanno lasciato le deleghe dimettendosi e perchè l'alternativa alla quale si trova di fronte per approvare il bilancio è quella di chiedere ed accettare i voti dei Vannacciani e di FDI con un conseguente cambio radicale di segno politico che lo porterebbe dal civismo di sinistra "con occhieggiamenti alle sardine" in braccio a chi parla ogni giorno di XMas con costanti richiami nostalgici.
Purtroppo, il prezzo di queste alchimie amministrative - che ritengo il Segretario Comunale non dovrebbe avallare e la Prefettura di Lucca verificare ad ogni modo con attenzione perchè mosse dal tentativo di far sopravvivere organi comunali che sono ormai divenuti un simulacro di se stessi, a cominciare da quello di Sindaco, perchè sfiduciati nei fatti ed agli occhi dell'intera città - sarà pagato dai viareggini e dai torrelaghesi ed anche a caro prezzo.
Molto meglio, molto più dignitoso e rispettoso dei principi democratici - conclude Massimiliano Baldini - sarebbe prendere atto che non si è più in grado di andare avanti permettendo la nomina di un Commissario che ci porti quanto prima alle elezioni invece che insistere in questa agonia della quale gli artefici dovranno rendere conto agli elettori".
