Cronaca
Inseguito dai carabinieri all'altezza di Forte dei Marmi, colpisce i pali della rotatoria Bad Kissingen a Marina di Massa: muore motociclista
Tragico epilogo della fuga di un motociclista, inseguito dai carabinieri: l'uomo, classe 1977, ha colpito in pieno i pali che delimitano la rotatoria di piazza Bad…

Vino: Coldiretti Toscana, al via raccolta delle uve per bollicine Made in Tuscany
Prove di vendemmia in Toscana: la Versilia la prima a partire con la raccolta dei primi grappoli dell'annata 2025/2026. Prove di vendemmia in Toscana dove…

Asl Toscana nord ovest: pubblicata nel sito aziendale la Carta dei Servizi 2025
L’Asl Toscana nord ovest comunica che all’interno del sito internet aziendale, all’indirizzo https://www.uslnordovest.toscana.it/urp/carta-servizi è pubblicata la Carta dei Servizi 2025, un documento che rappresenta un…

Francesco Manteghetti nominato direttore della Farmaceutica ospedaliera di Massa e Versilia
Francesco Manteghetti è il nuovo direttore dell’unità operativa di Farmaceutica ospedaliera di Massa e Versilia, nell’ambito dell’Azienda USL Toscana nord ovest. L’attribuzione del nuovo ruolo è stata stabilita…

Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest: ad agosto rallenta la domanda di lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Ad agosto 2025 le imprese delle province di…

10 agosto 2023- la lotta contro la vendita del Monte Altissimo: il ricordo di Italia Nostra Versilia
Italia Nostra Versilia ricorda la manifestazione a Seravezza il 10 Agosto 2023 contro la vendita del monte Altissimo decisa dal Comune. "Sono passati due anni ma la nostra Resistenza continua…

La strage dimenticata: Giuseppe Vezzoni ricorda la storia del massacro nazifascista della Sassaia, la cui memoria è stata recuperata solo nel 2003
Fu Giuseppe Vezzoni, nel 2003, a riportare alla memoria e a sollecitare commemorazioni e ricordi per la strage della Sassaia, avvenuta per mano nazifascista, nel 1944, nella quale…

Antonio Dalle Mura, presidente Italia Nostra Versilia: "Sul Piano Strutturale del Comune di Viareggio - Generali considerazioni preliminari"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Italia Nostra Versilia. «Due sono le condizioni, serie e ineludibili, che il drammatico stato del pianeta,…

Unarma Toscana: "Viareggio, allarme sicurezza. Escalation di violenza impone risposte urgenti"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Unarma - Associazione Sindacale Carabinieri - Toscana. La brutale aggressione avvenuta a Viareggio ha acceso i riflettori su…

Aggrediti due giovani di origine marocchina sulla passeggiata di Viareggio
Un gruppo di ragazzi vestiti di nero, col volto coperto, presumibilmente di nazionalità italiana, hanno aggredito due ventenni marocchini con bastoni e bottiglie sulla passeggiata di Viareggio verso…

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Niente da fare. Era prevedibile. Purtroppo con la politica che gestisce le nostre esistenze è come trovarsi di fronte all'anticamera dell'Inferno di Dante: Lasciate ogni speranza voi ch'entrate. Anche se qui, a dirla tutta, non entra e non entrerà nessuno visto il ministro Speranza - e giù con gli scongiuri - ha deciso, su consiglio dei geni del comitato tecnico-scientifico che ragionano e vivono nei e coi loro algoritmi lautamente retribuiti, di riportare la Toscana in zona arancione. Con tutto quel che ne consegue, ma, soprattutto, con l'ennesimo schiaffo dato impunemente e senza rispetto alle categorie di bar e ristoranti che avevano, ormai, fatto la bocca sulla possibilità di sfruttare, almeno, questo ultimo week-end compresa la festa di San Valentino. Infatti, il full-up o sold-out in parecchi locali aveva restituito un filo di speranza sia pure soltanto a pranzo, ma meglio di niente.
E che cosa fanno, invece, questi geni della stirpe? Chiudono tutto alla mezzanotte di sabato e costringono i ristoratori a restare a bocca asciutta. Una vergogna anche se usare questa parola è un eufemismo, ma, perdonateci, con tutti gli esposti e querele che riceviamo, anche noi, a volte, preferiamo evitare. Anche perché tutti sanno come la pensiamo sul Coronavirus, le sue ridicole misure restrittive, le sue distanze sociali che ad altro non servono che a far andare in depressione e fuori di testa centinaia di migliaia di persone oltre che a metterne altrettante sul lastrico.
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Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo ed ecco che, questa mattina, eccoti arrivare un'altra Pec nella quale ci viene notificata una decisione da parte del terzo collegio del consiglio di disciplina territoriale dei giornalisti del Lazio. Non c'è che dire, gli stiamo dando parecchio lavoro e altrettanti grattacapi. Sono 19 esposti disciplinari in appena tre anni. Non si contano quelli negli ultimi mesi. Per non parlare delle querele.
Apriamo il file e restiamo basiti. Siamo stati denunciati da un certo Enrico Tempestini che non si capisce bene chi sia né cosa faccia dalla mattina alla sera se non trovare il tempo per leggere un nostro articolo, scattare una foto e, accompagnandoli con un invito a verificare il rispetto delle norme deontologiche, inviarli tramite cellulare all'ordine dei giornalisti della Toscana il cui presidente, Carlo Bartoli, giornalista del quotidiano Il Tirreno nonché docente all'Università di Pisa, non ci deve avere particolarmente in simpatia. Sì, perché se avesse dato una occhiata alla segnalazione, si sarebbe reso conto che essa comprendeva appena una riga di testo, ossia nemmeno la perdita di tempo di scrivere qualcosa di senso compiuto. Semplicemente una 'denuncia' per verificare se l'articolo rappresentava una offesa verso le istituzioni pubbliche e una violazione del codice deontologico.
L'ordine della Toscana al quale, fortunatamente, non siamo iscritti da sempre, ha trasmesso l'esposto, si fa per dire, ai colleghi romani i quali hanno preso in esame la questione decidendo per l'archiviazione ed ecco qua il testo integrale:
L'esposto è pervenuto al CDT con prot. 391 dell'11 dicembre 2020, assegnato al terzo Collegio con prot. n. 8 dell'11 gennaio 2021.
Il Collegio avuto visione di quanto contenuto nel fascicolo, ha esaminato l'articolo del giornalista professionista Aldo Grandi pubblicato su La Gazzetta di Lucca il 7 novembre 2020 intitolato Caos in Corso Garibaldi al Caffè Monica: i vigili urbani chiedono i documenti ai clienti seduti a prendere un aperitivo, ma la gente si ribella.
Dopo attenta analisi della documentazione in atti e visionate le fotografie allegate al servizio, il Collegio, premesso che non si ha certezza dell'orario nel quale è stato effettuato il controllo della Polizia municipale né di quello della conseguente reazione degli avventori, si è convinto che nessun addebito possa essere elevato a carico di Aldo Grandi.
Peraltro, dal materiale fotografico non si evince né la dinamica dei fatti né la certezza dell'orario della contesa.
Questo Collegio, pur riscontrando nell'articolo di Aldo Grandi un frasario spesso 'guascone' non si ritiene che lo stesso vada a incidere sugli obblighi prescritti dalle norme di Deontologia e di Disciplina professionali.
Il terzo Collegio dopo aver sentito il Consigliere relatore ed effettuata una accurata disamina dei documenti allegati, non ritiene di dover procedere nei confronti del giornalista poiché non si riscontrano elementi contrastanti con le suddette norme.
Da quanto sopra riportato si archivia il presente procedimento non ritenendo siano intervenute violazioni alle norme deontologiche.