Cronaca
Mettere un dosso e un passaggio pedonale alla chiesa di Sant'Andrea a Viareggio: la richiesta di Italia Nostra Versilia
Il vicepresidente di Italia Nostra Versilia, Claudio Grandi ha rivolto un appello al nuovo assessore all'urbanistica di Viareggio, Bicchio, per chiedere l'installazione di…

Parte TraInds: un progetto strategico per il futuro del comparto ferroviario toscano
Federmanager Toscana e Confindustria Toscana Nord di nuovo assieme per dare valore al territorio. L’iniziativa è promossa da Fondirigenti, il fondo leader in Italia per…

Chirurgia testa-collo: il primo corso di formazione ASL con sedute di dissezione
Innovazione e formazione avanzata in Toscana: l’Azienda USL Toscana nord ovest ha inaugurato il suo primo corso di chirurgia testa-collo con sedute di dissezione, un’esperienza che…

Consultorio Versilia: corsi sullo svezzamento e la sicurezza a tavola
Un'importante iniziativa dedicata ai neogenitori e non solo prende vita al consultorio della Versilia: ogni terzo giovedì e venerdì del mese le ostetriche dell'ASL organizzano un…

Sanità, proclamato sciopero per venerdì 28 novembre
È stato indetto uno sciopero per venerdì 28 novembre 2025 proclamato dai sindacati Flai Ts, Fi-Si, Usi 1912, Cub, Usi Cit, Usb, Adl Cobas, Clap, Confederaz. Cobas, Sial Cobas,…

Completato il Masterplan sul versante toscano della via Vandelli. Si conclude l’iter degli enti per il riconoscimento del tracciato
Alla presenza di tutti gli enti coinvolti, è stato presentato stamani, giovedì 20 novembre, presso la sede del Parco Fortezza di Mont’Alfonso, il masterplan della…

Lettera aperta delle associazioni ambientaliste al presidente del Parco Regionale delle Apuane
In occasione della presentazione del Master Plan della via Vandelli, organizzata dal Parco delle Apuane a Castelnuovo Garfagnana, numerose organizzazioni ambientaliste hanno consegnato al Presidente Andrea Tagliasacchi la seguente lettera…

Soccorso Alpino e Speleologico Toscano: la Stazione di Querceta ringrazia la famiglia di Marco Stagi
La Stazione di Querceta del Soccorso Alpino e Speleologico della Toscana esprime la propria gratitudine alla famiglia di Marco Stagi, l’alpinista tragicamente scomparso sul Monte Rosa,…

Capezzoli di Toscana 2030: "La povertà non è più un’eccezione, ma una sfida strutturale. Urgente un patto sociale regionale per contrastare i working poor"
A fronte dei dati emersi dai recenti Rapporti sulla Povertà e l'Inclusione Sociale in Toscana, Domenico Capezzoli, Presidente di Toscana 2030, lancia un forte appello per…

Consorzio 1 Toscana Nord: Aggiornamento Maltempo 16-17 novembre
Il Consorzio 1 Toscana Nord è intervenuto con un pronto intervento sulla Fossa Bianca, nella zona del Padule di Porcari, in prossimità di Corte Rilli, lungo via Leccio, per la…

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Un sito, che sarà in linea entro breve, per proseguire anche in maniera virtuale la lotta contro l’Aids, una malattia non debellata e che determina ancora pesanti conseguenze sociali.
E’ la nuova iniziativa annunciata - in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all'Aids che si celebra ogni anno il 1° dicembre - da Ce.I.S. Gruppo “Giovani e Comunità”, Azienda USL Toscana nord ovest e Provincia di Lucca, che da quasi 20 anni si impegnano in questo ambito con campagne di comunicazione sociale.
Nel corso del tempo si sono alternati e hanno collaborato alle attività del gruppo altri soggetti pubblici e del privato sociale animati da un obiettivo comune: dare il proprio contribuito per prevenire il contagio e per difendere i diritti di chi non ha accesso alle cure e di chi è discriminato a causa di questa malattia.
Dal 2008 in questo percorso, avviato nel 2002, si è inserito il progetto-concorso “Ultimora – Multimedia Lucca per la lotta all’Aids”. Un’iniziativa che ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori della provincia di Lucca nella produzione di spot, performance teatrali, prodotti grafici, articoli giornalistici. Partner del progetto sono stati anche i media locali, che hanno collaborato alla formazione degli studenti e alla comunicazione.
Quest’anno il Covid-19, un altro virus di proporzioni mondiali, ha condizionato inesorabilmente le vite di tutti. Mentre si fa fatica a ritrovare una normalità bruscamente interrotta, l’attenzione alla propria salute, al di fuori degli effetti della pandemia, sembra paradossalmente aver perso importanza.
Anche Ultimora, al momento, è sospeso, ma gli organizzatori non intendono fermarsi. E ripartono nel loro cammino con un nuovo progetto: la realizzazione del sito UltimorAids. Uno spazio virtuale, ancora in costruzione, per interagire a distanza e prevenire questa patologia.
UltimorAids è la storia di un lungo percorso di promozione della salute, che ci ricorda, in un periodo di emergenza sanitaria, come questa sia un valore collettivo e un bene irrinunciabile per tutti.
“Con questo sito, che speriamo sia accessibile in tempi brevi – dicono Ce.I.S., Asl e Provincia - ci piacerebbe diventare virali come il nostro nemico Aids. Aiutateci tutti a prevenire, a non discriminare, a sostenere i paesi più colpiti”.
“A differenza del Covid-19 - proseguono gli organizzatori - l’Aids è una malattia conosciuta ed oggi curabile, anche se non è ancora possibile guarire. Non condiziona né le relazioni umane, né quelle lavorative; gli accorgimenti da prendere per difendersi da questo virus sono assai pochi e per niente gravosi. Proteggersi dall’Aids è infatti è facile. Se poi si hanno comportamenti a rischio – rapporti sessuali non protetti o contatti con sangue ed emoderivati infetti - è necessario fare tempestivamente il test. Per saperne di più, appena possibile, seguiteci su UltimorAids”.
I dati sull’AIDS dell’Azienda USL Toscana nord ovest
La Giornata Mondiale per la lotta all'Aids continua rappresenta anche, ogni anno, un momento per fare il punto della situazione, con l’ausilio dei dati, per capire come funziona la prevenzione in provincia di Lucca (zone di Piana di Lucca, Valle del Serchio e Versilia). Al 30 novembre 2020 la struttura complessa di Malattie infettive ed epatologia dell'ospedale “San Luca” di Lucca ha diagnosticato, per il territorio provinciale, 10 nuovi casi da infezione da HIV, di cui 2 notificati come casi di Aids.
“Dopo un costante aumento nel 2013 e 2014, ed una sostanziale stabilizzazione dal 2015 al 2019 - evidenzia il dottor Michele de Gennaro della struttura di Malattie Infettive di Lucca – nel 2020 si è assistito ad un significativo incremento, pari al 50%, del numero di nuove infezioni. I dati relativi all'anno che si sta chiudendo mostrano una prevalenza del sesso maschile (60%) che ha acquisito l’infezione nella totalità dei casi mediante rapporti sessuali promiscui (omo/eterosessuali). L’età mediana dei nuovi casi è di 50.5 anni, con età più giovane nel sesso maschile (29.5 anni) e più avanzata nel sesso femminile (53 anni). In particolare, in almeno tre donne l’infezione contratta per via eterosessuale risulta essere stata trasmessa inconsapevolmente da partner sieropositivi di cui non conoscevano lo stato di infezione e ciò conferma la mancata percezione del rischio ed il ritardo della diagnosi. A tal proposito si conferma che nel 40% dei soggetti la malattia si è presentata in fase avanzata, per cui si è resa necessaria l’ospedalizzazione per l’insorgenza di una grave infezione associata a notevole riduzione delle difese immunitarie. Ricordiamo che la diagnosi ritardata riduce notevolmente la possibilità di cure adeguate e tempestive e permette la diffusione inconsapevole della malattia per cui è indispensabile intercettare il sommerso, che rappresenta il serbatoio che alimenta le nuove infezioni”.
“Al di là del dato provinciale – aggiunge de Gennaro – i dati nazionali e regionali evidenziano il lento ma progressivo calo numerico delle nuove infezioni. In particolare a livello regionale dal 2016 al 2019 si è assistito ad una riduzione di oltre il 50% con una incidenza di 3.8/100.000 residenti tendenzialmente inferiore alla media nazionale (4.2/100.000 residenti). Sono probabilmente questi i primi iniziali risultati di strategie quali il TEST and TREAT, cioè Testare e Trattare in tempi brevissimi rispetto alla diagnosi con terapie antivirali potenti, che impediscono la trasmissione e quindi la circolazione del virus HIV. Solo nei prossimi anni potremo verificare concretamente se queste impostazioni associate a strategie di offerta di test, anche rapidi per l’emersione del sommerso, e ad indispensabili campagne informative incentrate sulla prevenzione quale l’utilizzo di mezzi di barriera come il preservativo e l’esecuzione del test nel caso di comportamenti a rischio, potranno portare ulteriori riduzioni del numero delle nuove infezioni”.
I dati della Casa Famiglia Mons. Agresti – gestita dal Ce.I.S.
“Il Ce.I.S. Gruppo Giovani e Comunità di Lucca – evidenzia la dottoressa Chiara Bertolozzi, responsabile della Casa Famiglia per malati di Aids Mons. Agresti - da più di trent’anni si occupa della problematica dell’Aids, da quando nel 1983 si diffuse la notizia e vennero fatti i primi test all’interno delle comunità terapeutiche per tossicodipendenti. Da allora sono state aperte diverse strutture, tutte rispondenti ai bisogni del periodo specifico in cui sono nate.
Nella Casa Famiglia Mons. Agresti, aperta dal 2010 a San Vito (Lucca) nel corso del 2020 ci sono stati 5 ingressi, tutti dal territorio dell’area nord ovest; i decessi sono stati 2, le dimissioni 3. Ad oggi sono quindi presenti nella struttura 10 persone (maschi, femmine e trangenders).
La sede è una villetta in stile liberty, inserita nel territorio ed aperta ad esso. Oggi la realtà dei sieropositivi e malati di Aids è cambiata: le cure odierne permettono di avere una vita regolare e si va verso quella che viene definita una cronicizzazione della malattia.
La struttura è gestita in domiciliare ed è inserita all’interno del territorio. Gli ospiti, però, presentano problematiche fisiche, psichiche e sociali tali da non permettere (almeno in un primo momento) il loro reinserimento in società. Per questo la Casa Famiglia Mons. Agresti si pone come struttura post-ospedaliera per il periodo necessario o come hospice per l’accompagnamento alla morte.
Quest’anno avremmo dovuto festeggiare il decennale della Casa Famiglia. Era previsto anche un convegno che avrebbe portato a Lucca, per un confronto anche con la realtà della nostra città, tutte le case alloggio aperte sul territorio italiano, facenti parte del C.I.C.A. (Coordinamento Italiano Case Alloggio). Purtroppo a causa della pandemia di Covid-19 si è dovuto rimandare tutto.
Quest’anno anche noi si apprestiamo a commemorare la Giornata contro la lotta all’AIDS con molta fatica. Con la pandemia i rapporti con il reparto di Malattie Infettive di Lucca si sono fatti inevitabilmente molto difficili, a causa del sempre maggior coinvolgimento degli operatori sanitari in prima linea nella lotta al Covid. A questo si aggiunge la delicata situazione di immunodepressione degli ospiti della struttura, che in questo periodo devono essere tutelati e protetti con ancora più attenzione. Il 2020 doveva essere un anno di respiro, che avrebbe dovuto aiutare a superare un 2019 durante il quale si erano registrati 7 decessi su 12 pazienti, ed invece la pandemia e la chiusura forzata della struttura all’esterno hanno reso questo anno un periodo emotivamente pesante”.
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Nell’azienda USL Toscana nord ovest i casi positivi di oggi, 30 novembre, sono 299.
APUANE: 41 casi
Carrara 22, Massa 17, Montignoso 2;
LUNIGIANA: 17 casi
Aulla 4, Bagnone 1, Comano 2, Filattiera 1, Fivizzano 2, Licciana Nardi 1, Podenzana 1, Pontremoli 2, Tresana 1, Zeri 2;
PIANA DI LUCCA: 48 casi
Altopascio 12, Capannori 12, Lucca 19, Montecarlo 1, Porcari 4;
VALLE DEL SERCHIO: 9 casi
Bagni di Lucca 2, Barga 5, Camporgiano 1, Fabbriche di Vergemoli 1;
PISA: 57 casi
Cascina 11, Pisa 25, San Giuliano Terme 9, Vecchiano 11, Vicopisano 1;
ALTA VAL DI CECINA VAL D’ERA: 36 casi
Bientina 1, Calcinaia 6, Capannoli 3, Casciana Terme Lari 8, Palaia 2, Ponsacco 4, Pontedera 7, Santa Maria a Monte 2, Terricciola 2, Volterra 1;
LIVORNO: 29 casi
Livorno 29;
VALLI ETRUSCHE: 11 casi
Campiglia Marittima 1, Castagneto Carducci 2, Cecina 1, Piombino 2, Rosignano Marittimo 2, Suvereto 3;
ELBA: 1 caso
Portoferraio 1;
VERSILIA: 50 casi
Camaiore 10, Massarosa 9, Pietrasanta 4, Seravezza 2, Stazzema 2, Viareggio 23.
I guariti ad oggi (30 novembre 2020) su tutto il territorio aziendale sono 20.371 (+835 rispetto ad ieri).
Negli ultimi giorni si sono registrati 15 decessi di persone residenti nel territorio aziendale: uomo di 81 anni, uomo di 49 anni, uomo di 87 anni, uomo di 88 anni, uomo di 92 anni, donna di 84 anni e uomo di 79 anni dell’ambito territoriale di Massa Carrara; donna di 95 anni dell’ambito di Lucca; uomo di 74 anni, uomo di 72 anni, uomo di 87 anni, uomo di 71 anni e uomo di 78 anni dell’ambito di Pisa; uomo di 88 anni e uomo di 76 anni dell’ambito di Livorno.
Si ribadisce che spetterà comunque all’Istituto superiore di sanità attribuire in maniera definitiva le morti al Coronavirus: si tratta infatti, spesso, di persone che avevano già patologie concomitanti.
Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono in totale 502 (ieri erano 500), di cui 70 (ieri erano 71) in Terapia intensiva.
All’ospedale di Livorno 104 i ricoverati, di cui 14 in Terapia intensiva.
All’ospedale di Lucca 90 i ricoverati, di cui 18 in Terapia intensiva.
All’ospedale Apuane 100 ricoverati, di cui 21 in Terapia intensiva.
All’ospedale Versilia 113 ricoverati, di cui 9 in Terapia intensiva.
All’ospedale di Pontedera 46 ricoverati, di cui 4 in Terapia intensiva.
All’ospedale di Cecina 26 i ricoverati, di cui 4 in Terapia intensiva.
All’ospedale di Pontremoli 21 i ricoverati.
All’ospedale di Barga 2 i ricoverati.
Dal monitoraggio giornaliero, infine, su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest, ad oggi (30 novembre) sono 17.312 (-8 rispetto ad ieri) le persone in quarantena perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

