Cronaca
La polizia ha arrestato un extracomunitario in esecuzione ad un’ordinanza della Corte di Appello di Firenze
Gli agenti del Commissariato di Viareggio nella mattinata odierna hanno rintracciato e tratto in arresto un giovane 21enne di nazionalità filippina poiché colpito da un’Ordinanza della Corte di…

L’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti saluta l’avvio del pontificato di Papa Leone XIV
L'arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, ha appreso della fumata bianca durante la Visita pastorale che in questi giorni sta svolgendo nella Comunità di Capannori centro (comprendente le frazioni…

Ampliamento del porto di Marina di Carrara, i Paladini Apuoversiliesi ribadiscono il loro “no”
Nel silenzio fra un ponte e l’altro il 24 aprile sul sito del Mase – Ministero dell’Ambiente, sezione di assoggettabilità a Via sono state pubblicate le integrazioni dell’Autorità…

Liceo Barsanti e Matteucci, riparte l’attività nel padiglione colpito dal cedimento di una trave
A poco meno…

Spaccio nella pineta di Ponente a Viareggio, i carabinieri arrestano tre marocchini
Un’operazione congiunta del Nucleo Investigativo di Lucca e della Compagnia Carabinieri di Viareggio ha portato, nel tardo pomeriggio di mercoledì, all’arresto in flagranza di reato di tre cittadini…

Influencer va a Viareggio per fare surf, le spaccano l’auto e la derubano: in un video la sua denuncia
“É triste che mentre siamo a fare sport, a viverci la natura, ci sia qualcuno che pensa che la scelta giusta sia spaccarci la macchina e rubarci tutto”.

Terrore in centro a Viareggio: armato di pistola finta cerca di rapinare la Conad di via Battisti, bloccato e arrestato
Momenti di grande paura mercoledì mattina al punto Conad di via Battisti, nel centro di Viareggio, dove un uomo col volto travisato e in mano una pistola a…

Clamoroso a Viareggio: abbattuto il muraglione del porto con le scritte per il Carnevale e Mario Tobino
Ruspe allo storico muraglione del porto di Viareggio, uno dei luoghi simbolo della città. E no, contrariamente al celebre motto di Salvini, il leader della Lega non c’entra…

Minaccia una donna per strada e le ruba bici e Iphone: arrestato extracomunitario a Viareggio
La polizia di Viareggio ha arrestato un cittadino marocchino di 47 anni sospettato di rapina ai danni di una donna. L’uomo le avrebbe rubato la borsa e la…

Rapina – choc con calci e pugni per strada a Viareggio per un telefonino: arrestato marocchino
La polizia di Viareggio ha arrestato un cittadino marocchino di 22 anni per rapina. L’uomo, la notte tra il 26 e il 27 aprile scorso, in via Matteotti,…

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Riceviamo, questa mattina, il seguente invito:
Gentile direttore,
in occasione della 54a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’arcivescovo di Lucca mons. Paolo Giulietti invita lei o un unico suo delegato alla messa (diretta su NoiTv e streaming) di sabato 23 maggio ore 17.00 che sarà celebrata nella Cappella della scuola Via San Francesco, 35 a Viareggio (Suore Mantellate Serve di Maria). Sarà l’occasione per riflettere sul messaggio di Papa Francesco (http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/communications/documents/papa-francesco_20200124_messaggio-comunicazioni-sociali.html) per questa Giornata, ma anche per porgere un sentito e doveroso ringraziamento agli organi di informazione locale per il loro servizio nelle difficili settimane di lockdown, anche nel raccontare alla popolazione i servizi, le scelte e gli inviti della Chiesa di Lucca.
Risponde il direttore Aldo Grandi.
Caro monsignor Paolo Giulietti,
la ringrazio per questo suo invito che, sarò sincero, non so quanto sentito dal momento che, se lei ha avuto occasione di leggere la Gazzetta di Lucca in questi mesi di duro lockdown, avrà sicuramente percepito la differenza abissale tra il mio modo di concepire le cose e quello dei mass media locali tutti sistematicamente sdraiati sulla linea del main stream o tendenza dominante. Comunque sia la ringrazio anche se non posso accettare l'invito di qualcuno che considero rappresentante di una istituzione millenaria, la Chiesa, che ha abdicato, ormai, da anni, al suo compito principale.
Lei, arcivescovo, è sicuramente uomo di fede e, soprattutto, seguace di quell'omino vestito di bianco che ha stravolto nel bene, ma, in particolare, nel male, quella che era per noi tutti e nonostante errori, critiche, esagerazioni, uno dei pilastri della nostra civiltà. La Chiesa come la intende Bergoglio non è più la Chiesa consapevole del suo mandato e della sua storia sia pure con luci ed ombre. E' diventata il braccio secolare del potere politico orientato verso la globalizzazione e l'annullamento di ogni differenza, di ogni confine, di ogni pensiero che non sia quello uniformemente dettato e accettato dalle oligarchie che governano attraverso gli organismi sovranazionali.
Per non parlare, poi, del comportamento che avete tenuto durante questi mesi di forzata clausura voi che, lo sa bene lei che è ministro della Chiesa, della clausura avete sempre fatto una scelta e mai una imposizione. In questi due mesi vi siete ridotti a tenere la messa sul canale di una televisione privata senza nemmeno accorgervi di quanto siete stati lontani, così facendo, dalle reali esigenze della gente comune. Mai come in questa circostanza, si è avvertita l'assenza della Chiesa. Mai come in questo frangente qualcuno, della Chiesa, si è alzato in piedi per protestare contro la chiusura dei cimiteri e delle Chiese. E lo dice uno che questa assenza non aveva mai avvertito per tutta una serie di motivi a cominciare dal fatto che non è uomo di fede, ma di cultura e di storia.
Nei secoli gli uomini di Cristo hanno sempre frequentato le palestre del dolore umano, dai lazzaretti agli ospedali, senza distinzione e per portare un messaggio di speranza a coloro che l'avevano, ormai, quasi smarrita. E, ci perdoni, in pandemie molto, ma molto peggiori di questa epidemia part-time che, come avrà visto, pur in tutta la sua virulenza, colpisce e, soprattutto, uccide - purtroppo - solamente certe categorie di persone. Lascia, pressoché, indenni, ad esempio, bambini e donne oltre a uomini al di sotto dei 50 e anche di più, anni.
Ma il principale motivo per cui chi le scrive non sarà alla messa da lei convocata, risiede nel fatto che la Chiesa, come la stragrande maggioranza dei detentori dei mezzi di informazione, ha una visione di questa professione, il giornalista, asettica e assolutamente lontana da quello che, a nostro avviso, dovrebbe essere il principale compito di un intellettuale: stimolare il senso critico, non fermarsi alle apparenze, formulare ipotesi di pensiero e di lavoro che dissentano dalla generalizzazione e dalla ideologizzazione della realtà.
Noi che conosciamo e abbiamo conosciuto colleghi e persone che hanno avuto a che fare con lo stato della Città del Vaticano e con i suoi mass media, sappiamo benissimo che la libertà presso di voi è, se non assente, quasi completamente sconosciuta. Siete, né più né meno, uguali agli altri se non peggiori perché vi credete migliori per definizione e diritto di nascita.
Inoltre, non accettiamo il suo cortese invito perché in questi mesi di arresti domiciliari, non abbiamo ascoltato una sola parola di solidarietà verso coloro, le partite Iva ad esempio o la classe media, massacrati senza alcuna plausibile ragione se non il terrore diffuso a piene mani da Tv e giornali h24. C'era un grande bisogno di voi, non ci siete stati. Lei, come papa Bergoglio, chiuso tra le mura delle sue stanze in arcivescovado, il suo datore di lavoro a Roma, solo e solitario.
Per non parlare della vostra reazione alla conversione della ex volontaria Silvia Romano, maturata durante la prigionia di coloro che sono chiamati, da chi ha un po' di lume, terroristi e che sono soliti - ma dovreste saperlo bene - bruciare e decapitare i cristiani in Africa, quei cristiani che voi avete evangelizzato per poi abbandonarli al loro destino.
Che dirle? Che la Chiesa com'è adesso ci fa schifo? Lo avrà già capito da sé. Quanto all'invito, tranquillo, non ci interessa. Diffondete pure le vostre funzioni tramite Tv tanto, ormai, il distanziamento sociale che avete maturato nei confronti delle persone è talmente elevato che la differenza non la avverte più nessuno.
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Asl invia l’aggiornamento sui casi di Coronavirus “Covid-19” di oggi, lunedì 18 maggio. Si ricorda ancora che l’Azienda USL Toscana nord ovest con la sua statistica lavora sulla residenza delle persone e incrocia vari dati legati ai pazienti mentre l’informazione in possesso della Regione fa riferimento alla provincia di segnalazione. Da qui la presenza di alcune piccole discrepanze tra il report regionale e quello aziendale, che vengono però riassorbite nel lungo periodo.
Nell’area vasta dell’Azienda USL Toscana nord ovest (che comprende anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) tra sabato 16 e lunedì 18 maggio si sono registrati 29 nuovi casi positivi, così suddivisi per zona e per comune di residenza.
NUOVI CASI
Apuane: 5
Comuni: Carrara 4, Massa 1;
Lunigiana: 1
Comuni: Aulla 1;
Piana di Lucca: 7
Comuni: Capannori 3, Lucca 4;
Valle del Serchio: 0
Zona Pisana: 4
Comuni: Pisa 3, San Giuliana Terme 1;
Alta Val di Cecina Val d'Era: 0
Zona Livornese: 2
Comuni: Collesalvetti 1, Livorno 1;
Elba: 0
Bassa Val di Cecina Val di Cornia: 0
Versilia: 10
Comuni: Camaiore 2, Forte dei Marmi 2, Massarosa 1, Stazzema 1, Viareggio 4.
0 casi da attribuire: altra Azienda, altra Regione o dati non disponibili.
Sul territorio dell’Asl Toscana nord ovest continua ad aumentare in maniera consistente il numero dei guariti: si sono registrate finora 1811 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”) e 1066 guarigioni cliniche e si è quindi arrivati ad un totale di 2877 guariti.
Tra ieri ed oggi si sono verificati due decessi sul territorio dell’Asl Toscana nord ovest:
donna di 85 anni di Pisa;
uomo di 77 anni di Pietrasanta.
Si ribadisce che spetterà all’Istituto superiore di sanità attribuire in maniera definitiva le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone che avevano già patologie concomitanti.
Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, inoltre, ad oggi sono in totale - negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest – 45 di cui 14 in Terapia intensiva.
Dal monitoraggio giornaliero sono infine 4.227 le persone in isolamento domiciliare su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.